Ceriscioli: 'Garantire la ripresa economica'. Con la cassa integrazione, assistiti altri 2.639 lavoratori.
Sono già pervenute 695 domande, in tre giorni, da parte dei lavoratori autonomi delle zone terremotate, per ottenere il contributo una tantum di 5 mila euro a seguito della cessazione dell’attività causata dal sisma.
Dal 30 gennaio possono inviare la richiesta alle Regione Marche che cura l’istruttoria, mentre il pagamento viene disposto dall’Inps. I contributi sono previsti dalla convenzione con i ministeri del Lavoro e dell’Economia, sottoscritta lo scorso 23 gennaio dal presidente Luca Ceriscioli. Il fondo, per tutte le Regioni terremotate, ha una dotazione di 96 milioni di euro.
I benefici aspettano anche ai lavoratori dipendenti che già, comunque, possono usufruire della cassa integrazione in deroga, prevista dalla Regione subito dopo la crisi sismica iniziata il 26 agosto 2016. Complessivamente, alla data odierna, sono pervenute 547 domande da parte delle aziende terremotate, per sostenere il reddito di 2.639 lavoratori.
La disaggregazione provinciale delle richieste aziendali evidenza il dato di 115 domande per 611 lavoratori nel Piceno, 80 richieste per 524 dipendenti nel Fermano, 352 istanze per 1.504 lavoratori nel Maceratese. A questi numeri vanno aggiunte le 15 ulteriori domande (per 28 lavoratori dipendenti) pervenute dopo la firma della convezione.
“La macchina operativa regionale sta viaggiando a pieno regime per sostenere il rilancio delle aree terremotate - afferma il presidente Luca Ceriscioli – Un passaggio fondamentale è rappresentato dagli aiuti ai lavoratori e alle attività locali, in modo da garantire una ripresa economica, senza la quale non potrà esserci la rinascita di questi territori”