Ascoli - “Questo è un luogo aperto,
affacciato sulla città, lo si vede da quelle vetrate che danno verso
l'esterno: l'esterno e l'interno si contaminano. E' un luogo che vale
per tutti. E' un luogo bello e la bellezza è una qualità
sostanziale. La bellezza contamina, crea passione, crea coesione,
crea rispetto del bene comune”.
Sono i tratti con i quali
Giuseppe Frangi, direttore responsabile di Vita Non Profit, disegna
il progetto che si fa fisico e si materializza: la Bottega del Terzo
Settore. E i soci sottoscrivono davanti ad un centinaio di persone,
gli ascolani, e al notaio Donatella Calvelli, che l'ha redatto,
l'atto costitutivo.
Si inaugura un corpo e un'anima che oggi
si fondono in un luogo che torna in possesso della città: l'ex
cinema teatro Olimpia. E dove c'erano i sogni e le emozioni stimolati
dai film, da oggi abiteranno sogni che diverrano concretezza sotto la
spinta di una crisi socioeconomica divoratrice di identità e di
valori: sono i progetti di uomini e donne del Terzo Settore.
Le testimonianze di Micaela Gasparrini, presidente della Bottega del Terzo Settore che con la cooperativa sociale “Il Girasole" ha consentito ad un centinaio di giovani di partire con l'Erasmus dal Piceno, ed ora sta realizzando un progetto coinvolgendo 300 over 65 con un centinaio di ragazzi che frequentano la quinta elementare per creare quelle possibilità rigenerative che si trasfondono dalle esperienze di vita ai più giovani, alla più grande realtà dell'Ama Aquilone (un eccellenza italiana nel Terzo Settore, la definisce Giuseppe Frangi), con i suoi cinquanta dipendenti, per la gran parte donne, come racconta Carla Capriotti, che da 30 anni si occupa a tutto tondo di soggetti con dipendenze patologiche, fino all'affrancamento dalle sostanze patologiche affiancando nel difficile percorso di disassuefazione le persone nelle proprie comunità terapeutiche, poi di agricoltura biosociale, e, molto importante, di formazione. Ama Aquilone vede nel fare gruppo una nuova energia per produrre nuove progettualità condivise.
Nasce una “stella polare” per
centinaia di associazioni di volontariato e cooperative sociali che
spesso neppure si conoscevano tra loro. Era l'obiettivo della
Fondazione Carisap e del presidente Vincenzo Marini Marini con
l'Organo d'indirizzo che oggi diventa punto di partenza per nuove
speranze per il territorio.
“Erano tre le finalità che
la Fondazione si era posta. – dice Marini Marini – La
prima finalità era di avere uno spazio aperto, di richiamare
l'attenzione della comunità sull'esistenza e sul ruolo del Terzo
Settore, la seconda finalità era quella di consentire ai cittadini
che volessero interagire con il Terzo Settore di farlo, o per chi ha
bisogno di aiuto e non sa a chi rivolgersi. La terza finalità, la
più sfidante era quella di creare collegamenti più costruttivi e
più efficienti tra i soggetti del Terzo Settore. Un momento
determinante – spiega il presidente della Fondazione Carisap –
nel credere sul futuro del Terzo Settore per la Fondazione fu
l'incontro con un'azienda del Gruppo Microsoft che stava valutando il
futuro del Terzo Settore in Europa e in particolare in Italia. E'
stato un aiuto sociale ed ideologico importante la collaborazione con
la Microsoft, che in questa struttura servirà per creare occasioni
d'incontro fisico tra i soggetti del Terzo Settore, ma un maggiore
collegamento tra i vari soggetti e temi del Terzo Settore grazie alla
piattaforma della Microsoft: si passa così dal welfare risarcitorio
(restituire a qualcuno ciò che ha perso) al welfare abilitativo,
cioè permettere alle comunità, alle persone di operare in proprio e
direttamente, di aiutarsi l'un l'altro in modo sinergico: un percorso
difficile, da aggiustare, significa investire sul futuro di questa
comunità”.
“Un ringraziamento lo devo fare – dice il sindaco Guido Castelli – c'è un edificio che ritrova un sua funzione e una sua vitalità ed è stato ristrutturato senza il concorso di contributo pubblico. E' un fatto che mi riempie i gioia perché la responsabilità di una comunità si misura soprattutto con la capacità di dare. La vera ristrutturazione invece è quella che determina tutte le cose che da qui partiranno. E' un fatto “provvidenziale” che la riattivazione di questo edificio sia fatta proprio ora vista la situazione determinata dal terremoto. La seconda questione invece è che questa inaugurazione non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per una tensione verso il bene pubblico”.
Dal punto di vista architettonico e tecnologico la Bottega del Terzo settore è all'avanguardia: domotica avanzata e banda larga. Una stupenda terrazza sulla città dove verranno organizzati eventi.
All'interno in una "fuga" di scalinate che s'intersecano troveranno spazio gli uffici della Fondazione Carisap e dell'Organo d'indirizzo, spazi di co-working al primo e al secondo piano. Una struttura dove si potranno organizzare mostre e altri eventi. E Frangi lancia l'idea del "Festival dell'innovazione sociale"
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno intende ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla realizzazione della sede della Bottega del Terzo Settore con il complesso recupero dell'ex Cinema Olimpia di Ascoli Piceno, reso possibile grazie alla fattiva collaborazione con il Comune di Ascoli Piceno e la Sovrintendenza per i Beni archeologici, architettonici e del paesaggio delle Marche.
La progettista e direttore dei lavori, architetto Elisabetta Maria Agostini, con il supporto del coordinatore della sicurezza Ing. Zaffarano, e degli ingegneri D'Emidio, Federici e Puglia, ha coordinato un team di professionisti e numerose imprese e artigiani locali, a partire dall'impresa appaltatrice, la ditta Fratelli Rinaldi Srl che si è a sua volta servita di maestranze locali (come la Mds impianti Srl per gli impianti elettrici e l'impresa Evasio Corradetti Srl per gli impianti termici).
Tra i partner di livello nazionale hanno collaborato Microsoft, Samsung e, per i servizi di domotica avanzata di cui l'edificio è dotato, la ditta Easydom di Milano.