'Storie di futuro', incontro con Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria

'Storie di futuro', incontro con Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria

Verranno illustrate le buone pratiche e le linee guida per costruire oggi l'impresa di domani

Ascoli - Martedì 19 luglio alle 10.30 presso il Centro congressi della Camera di Commercio, in via Cola d'Amatrice 21 ad Ascoli Piceno, si terrà "Storie di futuro", l'incontro con Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, per illustrare le buone pratiche e le linee guida per costruire oggi l'impresa di domani.


Il programma prevede alle 10.30 la registrazione partecipanti, alle 11 l'intervento di saluto Gino Sabatini presidente della Camera di Commercio Ascoli Piceno, alle 11.10 l'intervento di Simone Mariani presidente di Confindustria di Ascoli Piceno.


Alle 11.40 inizierà la tavola rotonda coordinata da Giancarlo Laurenzi direttore de il Corriere Adriatico.



Vi parteciperanno Flavio corradini Rettore dell'università di Camerino, Franco Gaspari, presidente Restart srl, Fabrizio Guelpa, della direzione Centrale di Intesa San Paolo, Abramo Levato, direttore generale Hp Composites srl, Renato Mazzocconi, presidente gruppo Imac spa (brand Igi&Co, Primigi), Ezio Parro, amministratore delegato di Linergy srl, e Fabrizio Sorbi, presidente del Gruppo Proel spa.


Alle 12.40 l'intervento conclusivo del presidente Vincenzo Boccia.


Anche questa occasione servirà a tenere caldo il tema dell'area di crisi complessa che, per il presidente Simone Mariani, si dovrebbe concludere dal punto di vista burocratico entro il mese di luglio con la convocazione da parte di Invitalia e del Mise per la Regione Marche così da sottoscrivere l'accordo di programma prima della data definitiva di gennaio 2017.


Il presidente Boccia con tutta probabilità parlerà anche degli effetti del dopo Brexit sulla scorta dell'analisi del Centro studi di Confindustria. Analisi che ha anche affrontato un tema politico centrale in Italia come il Referendum sulle riforme costituzionali che, di fatto, ha anche determinato l'accelerazione di scelta per il Si da parte di Confindustria, da sempre paladina della sburocratizzazione per aumentare la competitività delle imprese a livello globale.