“A condizionare il rallentamento dell’export regionale è stata la debolezza della domanda da parte dei mercati emergenti (-7,8%). – commenta Luca Severini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – In particolare, si conferma il momento difficile dell’export in Russia e subiscono un forte deterioramento i flussi in Medio Oriente e Asia. Prosegue, al contrario, il trend positivo sui mercati maturi che vedono una crescita delle esportazioni (+2,8%), trainate dalle buone performance osservate sui mercati statunitense (+10,3%) e tedesco (+5,5%).”
Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei Distretti delle Marche curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro a luci e ombre: chiudono il trimestre positivamente 4 distretti su 9. E’ proseguito il trend di crescita del distretto delle macchine utensili e per il legno di Pesaro (+8,1%), che ha beneficiato del vivace andamento sul mercato statunitense, del cartario di Fabriano (+16,7%), trainato dalle vendite in Germania, Repubblica Ceca, Francia e Gran Bretagna. Molto bene anche gli strumenti musicali di Castelfidardo (+10,3%) con ottime performance in Germania e Regno Unito.
Nel sistema casa nel primo trimestre del 2016 mostra un nuovo progresso il distretto delle cucine di Pesaro (+6,1%) trainato dalle vendite sul mercato statunitense, mentre le cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano chiudono praticamente in pareggio (-0,4%), nonostante le forti perdite in Arabia Saudita e in Polonia, parzialmente compensate da buone performance in Gran Bretagna, Austria e Repubblica Ceca.
Più critico il quadro congiunturale nei quattro distretti del sistema moda della regione, tutti in arretramento, a partire dalle calzature di Fermo (-6,5%), ancora penalizzate dai flussi verso il mercato russo. Hanno perso terreno anche l’abbigliamento marchigiano (-3,7%), la pelletteria del Tolentino (-8,5%) e la jeans valley di Montefeltro (-11,7%).
Lo scenario sul mercato del lavoro, analizzato attraverso i dati della Cassa Integrazione Guadagni, resta complesso. Nei primi 5 mesi del 2016 il ricorso alle ore di CIG delle imprese dei distretti regionali ha evidenziato un forte aumento delle ore autorizzate, portando il monte ore a 7 milioni, molto vicino ai livelli di massimo storico toccati nel 2014. Su questa situazione pesa il balzo delle ore autorizzate di CIG straordinaria nel distretto delle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, che sottende fenomeni di crisi strutturali.