L'incontro nella nostra provincia si è svolto nell'ambito di una serie di importanti iniziative organizzate in campo nazionale dalla Camera di Commercio Italo-Araba, presieduta dall'imprenditore del nostro territorio Mario Mancini
Il presidente della Provincia Paolo D'Erasmo e il consigliere Provinciale Sergio Corradetti hanno ricevuto stamani, a Palazzo San Filippo, una delegazione di imprenditori iraniani attivi nel campo manifatturiero, artigianale, delle materie plastiche e in altri comparti di grande interesse per l'economia del Piceno.
L'incontro nella nostra provincia si è svolto nell'ambito di una serie di importanti iniziative organizzate in campo nazionale dalla Camera di Commercio Italo-Araba, presieduta dall'imprenditore del nostro territorio Mario Mancini che già aveva dato impulso ad altri contatti di rilievo con paesi e realtà arabe di notevole valenza.
Il responsabile della delegazione iraniana Faria Ojani, amministratore delegato di una Holding internazionale è in contatto con autorità istituzionali dello stato Iraniano con cui l'Italia è legata da profondi legami di amicizia, culturali e di interscambio commerciale, recentemente rafforzati alla luce del mutato quadro internazionale con il recente trattato stabilito con Stati Uniti ed Unione Europea.
Gli imprenditori che si sono recati in visita anche presso le associazioni di categoria e ad alcune realtà produttive locali sono rimasti molto colpiti dal territorio piceno e dalle sue straordinarie risorse. Dall'incontro in Provincia è emersa la volontà di porre le basi per la possibile sottoscrizione di un protocollo d'intesa volto a favorire e promuovere gli scambi culturali, sociali, turisti ed economici tra il Piceno e l'Iran.
"Il nostro territorio per sua vocazione - hanno dichiarato il presidente D'Erasmo e il consigliere Corradetti - è aperto all'internazionalizzazione e a incentivare l'amicizia e la collaborazione con realtà di altre nazioni, nella consapevolezza che la reciproca conoscenza rafforza la fratellanza e le opportunità di relazioni culturali ed economiche vantaggiose e ricche di potenzialità".