Trasporti, aumenta del 6,1% il fatturato delle piccole imprese marchigiane

Trasporti, aumenta del 6,1% il fatturato delle piccole imprese marchigiane

Confartigianato Marche Trasporti: 'Da una parte scende il numero delle imprese - 150 rispetto al 2014 - e dall'altra migliorano i fatturati anche se le tariffe di trasporto hanno subito in questo anno una lieve riduzione derivante dal ribasso del gasolio'

Secondo Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti Marche analizzando i dati di “Trend Marche”, le imprese artigiane con meno di 20 addetti, nella prima parte del 2015 hanno aumentato il fatturato del 6,1 %  ed hanno registrato anche un incremento degli investimenti, più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.  


A trainare i bilanci delle piccole imprese è il fatturato interno (+7,6).  Il manifatturiero guida la ripresa. Infatti l’incremento del fatturato nel primo semestre 2015 è pari nel terziario al +3,6 %, nelle costruzioni al +6,0 %  e, nel manifatturiero al +7,9 %.  Tra i servizi, continua la ripresa nel settore dei trasporti (+5,1 %)  e delle autoriparazioni (+5,2 %) mentre prosegue il trend di leggero calo del fatturato per i servizi a persone e famiglie (-1,0 %). Dopo anni negativi, arrivano i primi segnali incoraggianti per il settore dell’autotrasporto merci.  


In campo nazionale solo il cargo aereo con ottime performance in peso (+5,1%) ed in fatturato (+3,4%) ed il traffico container di destinazione (+8,8%) con aumento del fatturato (+3%) hanno ormai raggiunto e superato i valori del 2007.  Un’analisi più attenta dei dati conferma quanto era già emerso dalle precedenti rilevazioni: tira la domanda intercontinentale in export e in import, riprende il traffico nazionale su strada (+4,0%) e quello ferroviario (+2,6%), mentre crescono solo  moderatamente i trasporti continentali su strada (rispettivamente + 1,3% e +1,7%).


Trascinato da una timida ripresa della produzione industriale, e dall’e-commerce, il settore fa registrare un (+ 2,1%), sul traffico merci. Anche il traffico pesante in autostrada è in lieve aumento (+0,7%), dopo anni di segno negativo.


Ma cala ancora il numero delle imprese. Lo fa notare Elvio Marzocchi presidente di Confartigianato Trasporti Marche che evidenzia come da una parte scende il numero delle imprese - 150 rispetto al 2014 e dall'altra migliorano i fatturati anche se le tariffe di trasporto hanno subito in questo anno una lieve riduzione derivante dal ribasso del gasolio.


Le riduzioni di aziende: spiccano i dati provinciali di Fermo (-3%); Pesaro e Ancona (-2%). La consistenza del settore  dell'autotrasporto oltre 4.000 imprese al 30 novembre 2015 (alle quali vanno aggiunti le aziende di spedizione e logistica). Di queste 1.200 sono nella provincia di Ancona; 1.150 in quella di Pesaro e Urbino; 770 in quella di Macerata; 560 ad Ascoli e 340 a Fermo”. 


Relativamente ai fatturati delle imprese di autotrasporto delle Marche si registra una crescita in linea con l’andamento nazionale (+ 2,5% circa). In questo quadro di leggera ripresa, – sottolineano Marzocchi e Gasparoni – pesanti sono i problemi della categoria ed in particolare tra questi gli adempimenti burocratici e la concorrenza sleale dei vettori stranieri, il riconoscimento dei contributi alla categoria (250 ml€) a livello nazionale per rimborsi autostradali; recupero spese non documentate; rimborsi al servizio sanitario nazionale; investimenti in formazione e processi di aggregazione tra imprese, i contributi per l'acquisto di nuovi veicoli euro 6, nonché il mantenimento del rimborso sulle accise del carburante.


Provvedimenti contenuti nell’accordo sottoscritto il 5 novembre dal Governo con le associazioni di categoria. Accordo che prevede  anche, il rifinanziamento del Fondo di Garanzia per il settore, la decontribuzione dell’80 % per i titolari e gli autisti internazionali. Ora gli autotrasportatori attendono i conseguenti provvedimenti legislativi ed attuativi. 


Il trasporto merci delle Marche vive da anni una situazione di forte criticità. I primi segnali di ripresa economica, per essere intercettati devono garantire alle imprese la possibilità di competere alle stesse condizioni di quelle presenti in altri paesi ed avere condizioni economiche equivalenti; inaccettabile per Confartigianato continua ad essere il prezzo del gasolio che non ha subito i ribassi avvenuti negli altri paesi in seguito al crollo del prezzo del greggio. Un maggior costo che crea danni economici al settore e penalizzazioni per tutti i cittadini che strapagano il costo del carburante.

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