Ascoli - Il Consiglio provinciale ha
approvato all'unanimità, nella seduta di ieri, un ordine del giorno che esprime
piena vicinanza e viva solidarietà ai 120 lavoratori dello stabilimento di
Ascoli Piceno della Prysmian e alle loro famiglie. Il documento, proposto dai consiglieri
di maggioranza, illustrato in aula dalla consigliera Valentina Bellini e
condiviso dall'intero Consiglio, chiede alla proprietà aziendale "di farsi carico pienamente del proprio ruolo
imprenditoriale per assicurare la continuità dell’azienda in loco, mediante la
valutazione di ogni possibile soluzione per riavviare l’attività produttiva".
"Risulta inaccettabile l'ipotesi di chiusura del sito produttivo
ascolano - ha evidenziato il presidente della Provincia Paolo D'Erasmo
- da oltre 40 anni una realtà di
eccellenza a livello nazionale nel comparto di riferimento, una decisione quella
dell'azienda improvvisa che se confermata porrebbe in una condizione di estrema
difficoltà e angoscia numerose famiglie con pesanti ripercussioni economiche
negative su un territorio già fin troppo e duramente colpito da altre gravi
crisi industriali".
Nell'Ordine del giorno del
Consiglio si stigmatizza "il
comportamento per il quale a fronte di consistenti finanziamenti pubblici, di
cui una parte notevole a fondo perduto, finalizzati a mantenere e creare occupazione
in alcune regioni, l’azienda beneficiaria chiuda lo stabilimento di Ascoli
Piceno, dove pure è rilevante il tasso di disoccupazione".
L'atto impegna il Presidente della Provincia "a mettere in atto tutte le soluzioni possibili affinché la problematica dei lavoratori Prysmian possa essere oggetto di discussione presso il Ministero e presso tutte le sedi competenti assieme a tutti i livelli istituzionali del territorio".