Ancona - L’UNI, Ente di normazione italiano, ha
pubblicato la Prassi di riferimento "Sostenibilità ambientale nelle
costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della
sostenibilità".
Elaborata coerentemente con le norme
europee sulla valutazione della sostenibilità nelle costruzioni, in
particolare con le norme predisposte dal Comitato Tecnico CEN/TC 350, la
Prassi di riferimento permette di formulare
un giudizio sintetico sulla performance globale di un edificio,
assegnando un punteggio indicativo del livello di sostenibilità
ambientale. Il punteggio viene determinato seguendo una procedura di
valutazione dei criteri individuati che afferiscono a cinque
aree: qualità del sito; consumo di risorse; carichi ambientali; qualità
ambientale indoor; qualità del servizio. L’UNI,
strutturato in due sezioni, si fonda sul Protocollo Itaca adottato
dalla Regione Marche quale strumento
per la valutazione e certificazione energetica e ambientale degli
edifici. “Siamo molto soddisfatti del risultato - spiega Antonio
Canzian, vicepresidente della Regione Marche e vicepresidente di Itaca –
La Prassi di riferimento è stata elaborata da uno specifico
tavolo tecnico attivato presso UNI, coordinato proprio dalle Marche in
qualità di Regione capofila sul tema della sostenibilità energetico e
ambientale. Le Marche sono state la prima Regione a dotarsi di una
normativa per la promozione della sostenibilità
ambientale in edilizia e a sperimentare e adottare il Protocollo Itaca
nazionale. L’iniziativa si inquadra in un contesto nazionale definito
dal sistema di accreditamento e certificazione in conformità al
Protocollo Itaca tracciato dal Regolamento tecnico
RT-33 ACCREDIA. Avendo oggi la necessità di evitare ulteriore consumo
del territorio, di riqualificare il patrimonio edilizio esistente, di
valorizzare aree strategiche – ha detto Canzian – è estremamente utile,
per i tecnici e per gli amministratori pubblici,
potersi avvalere di uno strumento quale il Protocollo ITACA. La Prassi
di riferimento, che andrà a sostituire formalmente il Protocollo,
auspico diverrà presto lo strumento di riferimento nazionale anche per
tutte le Regioni, così da rendere omogeneo, su tutto
il territorio nazionale, il sistema di valutazione e certificazione”.