Ascoli - L'8 gennaio 2015 è una data cruciale per la riqualificazione dell'ex area Sgl Carbon secondo il progetto Ascoli21 di Restart Srl: alle ore 10 presso la sede dell'Arpam di Ascoli Piceno si tiene la Conferenza dei servizi sull'analisi del rischio. Si tratta di un passaggio chiave, nel caso di esito positivo, come c'è da augurarsi, per dare il via al progetto di bonifica dell'intera area.
Restart, proprietario dell'area, ha
depositato un progetto di bonifica che comprende anche quella
dell'amianto, oltre quella principale degli Ipa (Idrocarburi
policiclici aromatici).
Il tempo passa inesorabile. Sono trascorsi
anni dall'acquisto dell'area ex Carbon da pare di Restart: era il
giugno del 2010.
Sono trascorsi 4 anni e la società di imprese ascolane sta pagando caro il ritardo dell'inizio della bonifica: 850 mila euro l'anno. Solo i costi dell'imu ammontano a 190 mila euro l'anno.
Superato lo scoglio dell'analisi del rischio il progetto di bonifica originario presentato da Restart dovrà essere adeguato alle prescrizioni degli enti scientifici (Arpam, Asur) e subito dopo dee esser approvato a sua volta.
Nel precedente tavolo tecnico, composto dalle rappresentanze istituzionali, dai proprietari (Restart) dai tecnici pubblici e dal sindacato, si è giunti a concordare che prima dell'estate si giunga all'approvazione del piano di bonifica. Lo studio dovrà tenere conto delle prescrizioni urbanistiche che scaturiranno da un percorso parallelo: secondo il Prg in via di adozione definitiva o seguendo l'iter del Pru (Piano di recupero urbano) che appare la via più veloce.