Ascoli - Creare una fitta rete locale di persone esperte di microcredito e crowdfunding, sensibilizzare la comunità a questo nuovo importante tema, spronare i giovani a creare nuove start-up, fornendo assistenza tecnica e orientamento alle imprese: questo l’obiettivo del Convegno “Crowdfunding e microcredito”, che si è svolto questa mattina presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Ascoli Piceno.
Cos’è il crowdfunding? Questa la domanda a cui si è cercato di rispondere attraverso i vari interventi che si sono susseguiti nel corso dell’incontro. Tecnicamente la parola significa “finanziamento collettivo, da parte quindi della folla, per raccogliere fondi al fine di realizzare progetti tramite il web. “Ci sono vari tipi di crowdfunding - spiega Michela Centioni - promotrice di Next Equity Crowdfunding Marche, da quello donation, cioè dare un finanziamento senza un ritorno a quello reward, ovvero versare denaro a fronte della promessa di ricevere qualcosa in cambio”.
Tali dunque le premesse per l’avvenire, ma chi lo rappresenterà? “I giovani sono il futuro - chiarisce Rolando Rosetti, presidente di Piceno Promozione - Le imprese attualmente soffrono di due mali: mancanza di innovazione e stimolo di idee; nostro obiettivo è, invece, riuscire a dare veramente credito ai pensieri dei ragazzi”.
“Purtroppo le generazioni di oggi vedono davanti a loro un mondo fermo e
senza aspettative - dice Pio Antoniozzi,
vice presidente della Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte, - nel quale può vigere solamente la preoccupazione
per ciò che dovranno affrontare una volta uscite da quella bolla protettiva,
che è la scuola.
È vero l’Italia è in
crisi, ma bisogna affrontare gli anni con la conoscenza. I giovani sono fonte
di sapere perché hanno un concetto fondamentale: la condivisione. Rendere
disponibile a tutti questa fonte di saggezza e avere la possibilità di
aggiungere, tassello su tassello, sempre maggiori informazioni produce fonti di
sapere reciproche”.
C’è, per fortuna, nonostante il
momento di sofferenza in cui versa l’Europa, chi ha deciso di prendere in mano
la propria vita e creare un nuovo progetto d’impresa. A parlare è Andrea Celani, un giovane e fondatore
di Fabtotum. “Il nostro scopo era quello di riuscire ad attuare un progetto- dice Celani - ma per
fare questo erano necessari dei soldi. Abbiamo fatto una campagna pubblicitaria
e abbiamo raggiunto, grazie a finanziamenti da tutto il mondo, un budget ancora
maggiore dell’aspettativa che ci eravamo prefissati (da50 mila dollari richiesti ne hanno ottenuti 568 mila, ndr)".
Tutto questo per
progettare uno scanner 3D, che permettesse di riprodurre in digitale le
modifiche apportate all’oggetto una volta essere stato stampato in 3D.
L’esito
si è rivelato positivo, considerato che siamo riusciti a costruire 1500
macchine grazie al crowdfunding. Il risultato è stato possibile grazie alla
fiducia che le persone ci hanno voluto donare, per quanto in Italia ci sia una
maggiore cultura della diffidenza rispetto a quella dei paesi anglosassoni”.
“L’importante è credere nei propri sogni, cercando di non farli
distruggere da nessuno, perché niente è impossibile - ribadisce la titolare
della Casetta di Marzapane Bijoux Stefania
Ferri - Occorre solamente allungare lo
sguardo al domani e andare avanti nella propria strada.
Ciò che l’Italia ha di
bello è la creatività e proprio questa è stata la nostra carta vincente. Dare
un doppio utilizzo alle cose, in modo tale che una collana possa trasformarsi
in bracciale, personalizzare gli oggetti divenendo una sorta di stilisti di se
stessi, ma soprattutto l’utilizzo di materiali innovativi: vedi ad esempio la
carta dei fumetti o la passamaneria dei jeans che, con un po’ di fantasia e
talento, possono diventare degli splendidi orecchini”.
“Curiosità sì, quindi, ma anche concetto di team - sottolinea Franco Bucciarelli, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria di Ascoli Piceno - L’idea è fondamentale, ma ciò che fa davvero la differenza è il lavoro di squadra perché nessuno, solo con le proprie forze, ha la capacità di affrontare il mercato”.
“Avere delle idee innovative e saperle portare fino in fondo senza aver paura: queste le parole di Cinzia Alfonsi, titolare di Biolab, un laboratorio di analisi cliniche privato, specializzato in medicina molecolare”.
E davvero nuova è l’idea di Simone Lucidi, vincitore di Start Up Weekend 2014 di Ascoli Piceno, la manifestazione che permette a giovani innovatori di divenire giovani imprenditori, grazie allo sviluppo di un’idea in 54 ore di pura follia. “Da qui nasce il progetto Cleffy - spiega Simone - una piattaforma che ti aiuta ad imparare a suonare uno strumento musicale, insegnando delle vere nozioni, monitorando errori e miglioramenti, senza dover sopperire agli esosi costi delle normali lezioni nelle scuole di musica”.
“Tutto ciò dimostra - conclude Francesco Baldoni - direttore del CNA di Ascoli Piceno, come ci sia la necessità di non perdere la voglia, di far emergere propositi, perché spesso queste sono proposte vincenti e possono divenire strumento utile per rilanciare il nostro territorio, ormai troppo in degrado“.
Curare le idee, alimentarsi di curiosità, spirito di sacrificio e voglia di fare: solo così sarà possibile creare imprese senza età, perché il problema principe di tale società non sono i soldi, a cui sempre maggiori Fondazioni cercano di porre riparo, ma aver il coraggio di credere nelle proprie intuizioni e raccogliere la sfida.