Ancona - E’ un azienda in salute il neonato Consorzio di Bonifica delle Marche. A testimoniarlo è un bilancio più che positivo, che parla di 800.000 euro di avanzo e vede il risanamento di tutti i debiti pregressi
dei vecchi consorzi.
Ma ciò di cui l’amministratore Claudio Netti va
più orgoglioso è che non è stato chiesto un euro in più ai contribuenti,
anzi, è stato finalmente restituito loro un ente economico efficiente ed operativo, che investe decine di milioni di euro sul territorio e i servizi irrigui.
A raccontare il percorso "rivoluzionario" del nuovo Consorzio unico a
quasi un anno dalla costituzione (operativa dal 1 gennaio 2014) sono
stati questa mattina in Regione l’amministratore straordinario Claudio Netti insieme all’assessore all'Agricoltura e Ambiente Maura Malaspina.
«Ringrazio l’assessore all’Ambiente per la vicinanza e per l’atto di indirizzo che ha saputo dare – ha esordito l’avvocato Claudio Netti
- cosa che ha garantito velocità nelle procedure e negli interventi.
Fino al 2013 i tre Consorzi esistenti avevano un bilancio complessivo di
6 milioni annui.
Oggi arriviamo a 33 milioni, 5 volte tanto, un
risultato straordinario dato anche dal grande impegno dell’assessore
nell’orientare risorse utili al comparto. Si temeva che le pregresse
gestioni deficitarie dei vecchi consorzi minassero il percorso del
nuovo, con il rischio di un contributo suppletivo a carico dei
contribuenti.
Così non è stato. L’equilibrio patrimoniale è stato
raggiunto senza gravare il Consorzio di nuove passività, i risultati li
abbiamo ottenuti grazie alla valorizzazione del patrimonio e alla
riorganizzazione dell’ente. Ora il Consorzio ha un attivo patrimoniale
di 2 milioni di euro, il costo del personale rappresenta il 10%, magari
avessimo aziende che esprimono valori come questi».
«Ad un anno dalla creazione del Consorzio unico sono stati centrati tutti gli obiettivi prefissati – ha commentato l’assessore Malaspina
-. Grazie all’avvocato Netti sono stati risanati tutti i debiti
pregressi e il primo bilancio si chiude in positivo di 800.000 euro.
Sono stati fatti centinaia di interventi condivisi con le provincie e i
soggetti coinvolti. Di 12 milioni di euro, il 60% sono stati destinati
contro il dissesto idrogeologico, e questo ci mette in una situazione di
vantaggio rispetto alle altre Regioni.
Per la prima volta il Consorzio
si occupa anche di questo settore strategico per le Marche, vista la
nostra conformazione geologica e i risvolti dei cambiamenti climatici.
Con il budget 2015 termina anche la gestione commissariale, e si dà il
via al procedimento elettorale.
Tra le novità, faranno parte degli
organi consortili anche i sindaci e i rappresentanti di tutte le
associazioni di categoria. E’ stato mantenuto anche il livello
occupazionale, insomma – ha concluso la Malaspina – con il commissario
Netti si è aperta una nuova gestione di interventi e investimenti, che
speriamo si integri anche con il Piano di sviluppo rurale».
Il Consorzio gestisce attualmente 5 invasi in tutte le Marche, per un
totale di 65 milioni di metri cubi d’acqua, un valore inestimabile
guardando al futuro. «Entro dicembre inoltre – ha cocnluso l’avvocato Netti
- presenteremo il Piano irriguo regionale che ha come ambizione quella
di passare dall’attuale 3% di superficie agricola utile irrigata (circa
18.000 ettari) ad almeno l’11% (60.000 ettari). Rispetto alle vecchie
polemiche, i dati parlano chiaro. Chiunque ha dei dubbi venga a trovarci
e vedrà di persona come lavoriamo».