Comitato Leonardo: 'Fondamentale lavorare sul capitale umano'

Comitato Leonardo: 'Fondamentale lavorare sul capitale umano'

Spacca: "A differenza di quanto avviene a livello nazionale, si registra nella nostra regione una ripresa delle vendite e, in valori assoluti, dei volumi dell’export che stanno ritornando ai livelli pre-2009"

Ancona - L’operazione Il giovane favoloso, sostenuta dalla Regione e da imprenditori del territorio, vuole contribuire, oltre che ad accrescere la consapevolezza della comunità in se stessa, anche al consolidamento di una nuova forma di economia, quella che nasce dalla valorizzazione di cultura, ambiente, paesaggio, turismo. Una strategia del governo regionale che sta a tal punto concretizzandosi, da consentirci di parlare già di un distretto culturale in nuce, alimentato dalla nascita di nuove imprese, soprattutto giovanili.
È una modalità che testimonia, accanto alla forza industriale della regione, anche la sua capacità di innovazione e di sapersi proiettare verso il futuro”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, a Recanati nel suo intervento al IX Incontro con il territorio del Comitato Leonardo dal titolo “Il Made in Italy nell’industria marchigiana: evoluzione e prospettive” che si è svolto all’Auditorium iGuzzini illuminazione. All’indomani della grande anteprima del film di Mario Martone, l’incontro di oggi è stato aperto dalla proiezione del trailer.

La  crisi – ha proseguito Spacca - ha colpito duramente anche le Marche, che però hanno saputo resistere di più e meglio di altre regioni proprio grazie alla grande capacità di innovazione. A differenza di quanto avviene a livello nazionale, si registra nella nostra regione una ripresa delle vendite e, in valori assoluti, dei volumi dell’export che stanno ritornando ai livelli pre-2009.
Nonostante questo recupero, i dati dell’occupazione continuano a scendere.
Questo elemento evidenzia che, nonostante le Marche si confermino come la regione più manifatturiera d'Italia e tra le prime in Europa, c’è ancora molto da fare per adattarsi ai cambiamenti in essere, per acquisire nuove competenze. Soprattutto questa è la sfida che ci dobbiamo porre: lavorare sul capitale umano, il fattore che, nella nostra regione, presenta il maggior grado di debolezza
”.


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