La contraffazione ha un fatturato illecito di 6,5 miliardi di euro

La contraffazione ha un fatturato illecito di 6,5 miliardi di euro

Nel quinquennio 2008 – 2012 la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno effettuato oltre 86 mila sequestri che hanno portato al ritiro di oltre 290 milioni di pezzi contraffatti

Roma - La contraffazione ha sottratto al sistema economico legale nazionale oltre cinque miliardi di entrate erariali e 105 mila posti di lavoro.Le sue vittime sono molteplici, ne sono colpite le piccole e medie imprese, gli artigiani e la creatività italiana,ne è colpito il consumatore anche a danno della sicurezza e della salute.
E’ quanto emerge dalla ricerca realizzata dal Censis in collaborazione con la Direzione Generale per la lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico,presentata a Palazzo Giustiniani , sede del Senato, da Giuseppe Roma, Direttore Generale del Censis e da Mario Catania, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della contraffazione.

Il rapporto del Censis è giunto alla conclusione che per contrastare il dilagare del mercato occorre affiancare, agli interventi istituzionali, una grande opera di sensibilizzazione e di coinvolgimento nei confronti di due categorie di soggetti:le imprese che vanno informate sui pericoli del falso ed i giovani che vanno scoraggiati dall’acquisto di imitazioni.

Nel quinquennio 2008 – 2012 la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno effettuato oltre 86 mila sequestri che hanno portato al ritiro di oltre 290 milioni di pezzi contraffatti.

Il 38 per cento dei sequestri sono avvenuti in due regioni, il Lazio (20,8 per cento) e la Lombardia (16,8 per cento) seguono poi la Campania, la Puglia la Toscana e la Liguria. In queste sei regioni complessivamente hanno avuto luogo il 70 per cento dei sequestri.

Nelle Marche i sequestri sono stati 2554, in Abruzzo 1349. Proprio in quest’ultima regione gli interventi degli organi preposti hanno portato al sequestro di oltre dieci milioni di pezzi contraffatti.

Tra i prodotti sequestrati da Guardia di Finanza ed Agenzia delle Dogane, al primo posto ci sono articoli da abbigliamento con 49 milioni di pezzi,35 milioni sono i giochi-giocattoli sequestrati,spesso potenzialmente nocivi e pericolosi per i nostri bimbi,profumi e cosmetici per sei milioni di articoli.

Sulle merci sequestrate i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno effettuato una stima del valore che avrebbero ipoteticamente avuto se fossero state vendute al mercato.Per l’abbigliamento ed accessori di abbigliamento il valore avrebbe superato il miliardo e 700 mila euro, le calzature 290 milioni di euro,gli occhiali 275 milioni, profumi e cosmetici oltre 204 milioni, giocattoli per 157 milioni, orologi e gioielli per 152 milioni.

Il direttore del Censis Giuseppe Roma nel suo intervento ha rivelato che tra i prodotti alimentari il 15,8 per cento sono contraffatti e potenzialmente nocivi per la salute, anche i pezzi di ricambio per auto non sono esenti.”Quando il meccanico ci chiede – dice Roma –se vogliamo il pezzo originale o il commerciale, quest’ultimo nel 50 per cento dei casi è contraffatto”.

Cosa fare ?. Ce lo cice il dr.Catania Presidente della Commissione Parlamentare:”mettere in atto inziative che vedono protagoniste le imprese con l’introduzione di sistemi di tracciabilità,curare consorzi per la tutela del marchio, dotare i prodotti di dispositivi anticontraffazione come ologrammi, marker, abbassare i prezzi. Ma la misura più utile ed incisiva – prosegue Catania –sarebbe l’aumento dei controlli della filiera di produzione e distribuzione, soprattutto nelle regioni meridionali dove questo tipo di verifiche risulta più carente e dove l’infiltrazione mafiosa tra un anello e l’altro della catena produttiva distributiva è più probabile”.

Argomenti