Datterificio innovativo proposto dal Piceno alla Tunisia

Datterificio innovativo proposto dal Piceno alla Tunisia

Gino Sabatini: Negli incontri che abbiamo fatto con le istituzioni tunisine ci è stata manifestata la necessità di migliorare le fasi di gestione per la produzione dei datteri

KÉBILI (TUNISIA) – Un datterificio altamente innovativo e completamente automatizzato verrà proposto all'imprenditoria della zona di Kébili particolarmente vocata alla produzione e lavorazione di questo frutto tipico.
"L'idea progettuale di realizzare un sistema interamente dedicato alla gestione del dattero - ha detto Gino Sabatini, presidente di Piceno Promozione (azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli) - che va dal l'approvvigionamento idrico delle piantagioni, alla raccolta automatizzata del dattero fino alla sua lavorazione conservazione e confezionamento chen si svolgerà in uno stabilimento di ultima generazione dotato anche di sistemi per la produzione di energia da fonti alternative verrà studiata nel Piceno".
Come è nata l'idea di fare un datterificio?
"Negli incontri che abbiamo fatto con le istituzioni tunisine - ha aggiunto Sabatini - ci è stata manifestata la necessità di migliorare le fasi di gestione per la produzione dei datteri. Un invito che è stato prontamente accolto dagli imprenditori del Piceno che hanno partecipato alla missione organizzata da Piceno Promozione dimostrando come il Piceno sia custode di un know how particolarmente elevato nella gestione e conservazione di alimenti
".

La visita della delegazione di imprenditori organizzata da Piceno Promozione, azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli ha avuto il risultato di definire il progetto d un datterificio che verrà presentato nei prossimi mesi sia alle istituzioni che agli imprenditori a Kébili nel cuore della Tunisia considerata da sempre la porta del deserto del Sahara. Le prime opere di urbanizzazione risalgono all'età romana (146 a.c.).

"Alcuni imprenditori del Piceno - ha detto Gino Sabatini - dopo aver visto le opportunità che riesce a garantire un'area come quella di Kèbili hanno mostrato vivo interesse per avviare nuove iniziative imprenditoriali in Tunisia cercando di coniugare nuove iniziative imprenditoriali con il coinvolgimento dei giovani tunisini con l'organizzazione di appositi corsi di formazione al fine di permettere alle aziende di essere nel breve tempo in grado di essere competitive sui mercati nazionali e internazionali.
Iniziative imprenditoriali che potrebbero avere come modello lo stabilimento che da anni è stato aperto dalla famiglia Mazzocconi titolare della Imac di Montefiore dellAso. In Tunisia è operativo uno stabilimento dove trovano lavoro circa novecenti addetti in una fabbrica innovativa e dove è stato realizzato anche un asilo per i dipendenti
".

Opportunità interessanti nel settore agroalimentare. Nel territorio di Kébili simproduce l'80% di datteri di tutta la Tunisia. Il presidente della Camera di Commercio di Kébili ha sottolineato: "Abbiamo la necessità di meccanizzare la raccolta di datteri che attualmente avviene manualmente. Tra i settori interessanti vorrei anche sottolineare la possibilità di esrtrarre il gesso dalla nostra cava che per quantità è considerata la seconda al mondo".

Un invito prontamente raccolto dagli imprenditori della delegazione ascolana organizzata da Piceno Promozione composta da: Carlo Ascani titolare della Elettroimpianti Ascani di Offida, Gianfranco Tomassetti titolare dell'azienda Sato srl di Ascoli, Fabio Giobbi titolare della Centrotermica di San Benedetto, Ivo Guaiani direttore dellUnione Agricoltori e consigliere di Piceno Promozione, Giuseppe Ricciotti della Movinox di Acquaviva Picena, Francesco Caprioli vice presidente di Piceno Promozione e Angelo Bricoccoli professionista e docente.