Sportello legalità, protocollo con Libera

Sportello legalità, protocollo con Libera

il vice presidente Gino Sabatini che ha ricordato come la Camera di Commercio di Ascoli Piceno si sia prontamente mobilitata per sottoscrivere localmente il protocollo con Libera

San Benedetto - Si è svolto lunedì 14 luglio, nella Sala Auditorium del Comune di San Benedetto del Tronto un incontro informativo sullo sportello legalità della Camera di Commercio di Ascoli Piceno alla presenza delle istituzioni, rappresentanze politiche, delle associazioni di categoria, del mondo bancario e degli imprenditori del Piceno.
Dopo i saluti del sindaco Giovanni Gaspari, è intervenuto il vice prefetto vicario Anna Gargiulo, che ha sottolineato l’importanza di una maggiore coesione ed unità di intenti da parte di tutti i soggetti che si occupano di sicurezza del territorio: dalle forze di polizia alle associazioni, agli amministratori locali; ha ricordato i protocolli che la Prefettura ha messo in atto con diversi soggetti, evidenziando, tra i tanti, quello con la Procura della Repubblica, importante per la condivisione di dati ed informazioni.
Successivamente è intervenuto per la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, il vice presidente Gino Sabatini che ha ricordato come la Camera di Commercio di Ascoli Piceno si sia prontamente mobilitata per sottoscrivere localmente il protocollo con Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie: prima Camera nelle Marche ad attivare lo sportello della legalità.
Il punto di ascolto presso la Camera di Commercio di Ascoli nasce come un luogo di incontro e supporto per gli imprenditori, vittime di intimidazioni e di usura, perché si sentano sostenuti da un ente come la Camera di Commercio che nasce per aiutare il consolidamento e lo sviluppo delle imprese del territorio: non solo lo sportello della legalità ma, tra le altre, il sostegno della banda larga che ha visto l’interesse di tante realtà imprenditoriali locali.
Appassionato l’intervento del Presidente del Tribunale di Ascoli Piceno, Fulvio Uccella, che ha sottolineato come iniziative quali lo sportello della legalità siano positive perché rimettono la dignità umana al centro dell’interesse delle istituzioni, perché la “legalità” è lo strumento per arrivare a realizzare la giustizia sociale su ogni territorio, che si può realizzare attraverso la ricerca continua della verità e la realizzazione di una uguaglianza effettiva.
Ha chiuso gli interventi Paola Senesi, referente regionale di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie: senza creare allarmismi ha ricordato che “nella nostra regione sono, per ora, 24 i beni confiscati alle mafie e che in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo oggi, l’unica risposta possibile è quella di creare una rete solida con forze di polizia, prefettura, magistratura ma anche le tante associazioni che sul territorio si battono per raggiungere condizioni di vita dignitose per ciascun cittadino: un paese in cui avanzano le nuove povertà, è un paese soggetto alle infiltrazioni criminali ed alla creazione di un sistema di illegalità diffuso.
La criminalità è una zavorra che frena lo sviluppo degli spiriti imprenditoriali e la coesione sociale di un territorio: sconfiggere le mafie significa pensare che non è più solo un problema criminale, ma un fatto sociale e culturale che affonda le radici nella fragilità delle comunità e nei difetti della coscienza civile: per questo è un impegno che riguarda tutti e che richiede continuità e serietà.
La presenza di tutte le forze di polizia, di rappresentanti di diverse associazioni i categoria, di sindacati, di associazioni di volontariato laiche e cattoliche e della Fondazione Antiusura Monsignor Traini ci fa sperare che la battaglia per la dignità delle persone è un percorso da condividere”.
L’iniziativa era volta a presentare lo “Sportello Legalità”, nato da una convenzione con Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, attivo presso la Camera di Commercio di Ascoli Piceno: un servizio volto ad offrire un sostegno concreto agli imprenditori che si trovano a rischio di racket e di usura.
Per usufruire di questo utile servizio è indispensabile fissare un appuntamento, con una delle seguenti modalità:
1) scrivendo all’indirizzo di posta elettronica sportello.legalita@ap.camcom.it;
2) telefonando al n. 0736/27.92.33 (attivo nei giorni di martedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 16.30): linea telefonica diretta e riservata destinata esclusivamente alla ricezione delle chiamate di coloro che, vittime di un reato, intenderanno iniziare un percorso verso la denuncia.