I dati del "
Sole 24 Ore" mettono le Marche tra le regioni nelle quali la crisi ha lasciato il segno. Ancona è la provincia più colpita dalla crisi secondo una
classifica stilata dal Sole 24 Ore. Il periodo preso in esame è il
2007-2013.
Il capoluogo di regione si colloca a metà classifica (55/a
posizione), con un punteggio di 48,8, seguita a ruota da Ascoli Piceno
(56/o posto, 48,4 il punteggio).
E' andata meglio alla provincia di
Macerata (72/o posto, 43,7), mentre Pesaro e Urbino è la provincia dove
la crisi ha avuto un impatto minore (84/o posto, 41,1). La spesa media
mensile delle famiglie è scesa, nelle Marche, del 5,6% (2.485 euro nel
2007, 2.346 nel 2013).
In base ai parametri individuati dalla ricerca,
Ascoli, con -14,5%, mostra le performance peggiori tra le province in cui il reddito
pro capite è arretrato di più (al secondo posto tra le prime 10 a
livello nazionale), seguita da Fermo (7/o posto). Macerata (4/o posto con -5,7%) e
Pesaro Urbino (7/o con -2,4%) sono tra le province in cui gli importi medi dei
prestiti sono cresciuti di più.
Ancona è quinta nella classifica nazionale delle province con le
performance peggiori per quel che riguarda il
tasso di disoccupazione
(3,5 nel 2007, 11,5 nel 2013, con una variazione percentuale de
l 234%). Ascoli è in assoluto la provincia in cui è
sceso di più il costo della casa (-28,25%), seguita da Ancona, al 3/o
posto (-28%).
Pesaro Urbino è al 4/o posto tra le prime 10 province in
cui la spesa per mobili e elettrodomestici è scesa meno.
Ad Ascoli la disoccupazione è scesa meno perché in ambito regionale era la più alta nel 2007 cioè -5,69% contro 11,36% del 2013.
Pesaro è la provincia che sta meglio per il tasso di disoccupazione da 3,26% a 9,83%. E Ascoli torna a primeggiare, stavolta in senso positivo, per il numero di laureati che aumenta del 15,9%, Pesaro è seconda con il 12,5% in più, Ancona si ferma ad un incremento del 4,2%, mentre Macerata è il fanalino di coda nelle Marche con un decremento del -2,4% .