Occupazione, 2014 anno nero per il Piceno

Occupazione, 2014 anno nero per il Piceno

Francesco Balloni: Negli ultimi due anni il tasso di disoccupazione dei giovani laureati è salito dal 5,4 all’8 per cento e quello dei diplomati dal 7 al 10,1 per cento. A dicembre 2014, nel Piceno, si perderanno altri 830 posti di lavoro.

Ascoli - Occupazione, nuovo allarme della Cna di Ascoli. Anche il 2014 sarà un anno "nero" per l'occupazione. A dicembre 2014, nel Piceno, si perderanno altri 830 posti di lavoro. Sono i dati forniti da Unioncamere e Ministero del Lavoro sulla base dell’indagine Excelsior sui fabbisogni occupazionali delle imprese marchigiane, ed elaborati dal Centro Studi Sistema per la Cna Marche. "Ci sono sei mesi di tempo - sostiene Luigi Passaretti, presidente provinciale della Cna - per rendere meno pesante questa previsione e favorire le assunzioni di nuovo personale nelle aziende. Come? Intervenendo sulle difficoltà burocratiche, sull’accesso al credito, sulla conoscenza dei mercati in modo da rendere meno complicato avviare un’impresa per i tanti giovani desiderosi di mettersi in proprio".

“Negli ultimi due anni - aggiunge Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli - il tasso di disoccupazione dei giovani laureati è salito dal 5,4 all’8 per cento e quello dei diplomati dal 7 al 10,1 per cento. A fronte di ciò, sono più di 5 mila i giovani marchigiani tra i 18 ed i 35 anni che potrebbero essere potenziali imprenditori e che riuscirebbero ad assorbire quasi il doppio di lavoratori, fornendo un contributo decisivo al mercato del lavoro marchigiano. Il tutto se il sitema Sempre secondo l'analisi del Centro studi Cna, i lavoratori maggiormente a rischio disoccupazione saranno quelli occupati nel commercio, nel turismo, alloggio e ristorazione, nei trasporti, nei servizi. Tra le imprese manifatturiere, quelle che avranno il maggior calo di personale saranno del sistema moda, meccanica, mobile e alimentari. Complessivamente, se non ci saranno radicali correttivi di politica economica, nell'anno in corso in tutte le Marche si perderanno altri 6.670 posti di lavoro, con il primato negativo (meno 2.180 posti) ad appannaggio della provincia di Ancona. Migliori risultato (si fa per dire!) per Fermo con le previsione che la attestano a un calo di posti di lavoro di circa 500 unità.