L’azienda non ha sottoscritto un ipotesi di accordo presentato
dalla Regione che mirava a garantire un futuro allo stabilimento di
Ascoli. “Il confronto con l’azienda purtroppo non ha dato il
risultato che auspicavamo – ha rimarcato Canzian – Al temine di
un dibattito animato, abbiamo proposto un’ipotesi che consisteva
nell’impegno a salvaguardare l’obiettivo di mantenere il sito di
Ascoli, senza pregiudicare la situazione della Trevalli Cooperlat.
L’azienda doveva impegnarsi a cedere il sito produttivo di Ascoli a
un soggetto interessato a rilevarlo, con una proposta di cessione
aperta per otto mesi. Chiedevamo che l’eventuale acquirente potesse
finalizzare il proprio core business alla produzione di latte
marchigiano, potendo contare su quanto indicherà il nuovo Programma
di sviluppo rurale.
L’accordo sindacale avrebbe dovuto prevedere il
riassorbimento, da parte del potenziale acquirente, dei lavoratori
attualmente impiegati ad Ascoli.
Nelle more della verifica di questa
ipotesi (cioè dell’ acquisizione da parte di un potenziale
acquirente), si sarebbe mantenuta l’attività allo stabilimento
Cooperlat di Ascoli fino al 30 settembre 2014.
Dopo tale data, in
caso non si fosse verificata nessuna proposta di acquisto, l’azienda
avrebbe proceduto alla ristrutturazione secondo l’accordo
sindacale, da effettuare entro il 30 settembre 2014”.
“Ritengo
che questa ipotesi di accordo fosse la più sostenibile possibile,
che dava un po’ di respiro a tutti i soggetti nella ricerca di un
eventuale acquirente affidabile, che poteva essere accolto
positivamente – aggiunge Canzian - L’azienda non ha invece
ritenuto di condividere questi contenuti.
Pertanto
è ritornata sull’ipotesi iniziale: di procedere, cioè, dal 15 di
giugno, alla dismissione dello stabilimento. La Regione, però,
rimarca l’impegno a non abbandonare l’idea di trovare un
potenziale acquirente. È dispiaciuta della chiusura da parte
dell’azienda, perché oggettivamente esistevano tutti i presupposti
per tentare di salvaguardare questa realtà produttiva. Noi,
comunque, ribadiamo l’impegno a ricercare una possibile soluzione”.