Ascoli - Si è tenuto stamane in Camera di Commercio un incontro per parlare
dei risultati della missione in Svezia di Piceno Promozione , appena conclusa. Nel paese scandinavo sono state organizzate serate gastronomiche in collaborazione
con la società svedese di importazione Divino e la Cucina Italiana
di Stoccolma, al fine di introdurre alcuni piatti tipici del Piceno
nei menu di importanti ristoranti italiani di Stoccolma e della ricca
provincia di Linkoping, nel sud del paese.
Molto
apprezzati sono risultati i vini della linea bio dell’azienda San
Giovanni , l’olio monocultivar di oliva Tenera Ascolana del Piceno
DOP, le olive farcite ed i cremini della Fattorie Case Rosse,
rigorosamente DOP, insieme alle birre artigianali del territorio ed
ai preparati ittici surgelati per la Ho.re.ca., realizzati nel
distretto sanbenedettese.
Le
aziende
– ha dichiarato il Presidente di Piceno Promozione, Gino
Sabatini
- entreranno
stabilmente nel portafoglio clienti di uno dei principali importatori
svedesi di prodotti enogastronomici italiani destinati al servire le
mense degli chef dei numerosi ristoranti ed hotel di fascia alta.
Storicamente,
l'interscambio con la Svezia è sempre stato particolarmente
interessante per la provincia di Ascoli. La bilancia commerciale,
infatti, mostra un importante segno positivo pari a
16.886.038 Euro. Le esportazioni, sulla base delle rilevazioni
effettuate dall'Ufficio statistica della Camera di Commercio di
Ascoli sono state pari, nel corso del 2011, a 22.061.488 Euro con
un'incidenza dell'1,28% sul totale e pone il paese scandinavo al
quindicesimo posto tra gli stati "clienti" delle aziende
della provincia di Ascoli. Le esportazioni, invece, sono state pari
nel 2011 a 5.175.450 con un'incidenza pari allo 0,30% sul totale.
Si
tratta, in questo caso, di un progetto di promo-commercializzazione
avviato da Piceno Promozione nello scorso 2013, che ha già dato
ottimi risultati in termini di penetrazione del ricco mercato svedese
per i produttori artigianali del territorio e che continuerà subito
dopo l’estate, con l’arrivo nel Piceno di nuovi importatori a
caccia di delicatessen per gli esigenti palati scandinavi.