E Libetti in questa scheda riassume l'intenso lavoro che ha evitato il dissesto dell'ente.
«Il Piano di riequilibrio approvato è decennale – dice Libetti – ma in realtà contiamo di chiuderlo con tutta probabilità nell'arco di cinque anni. Siamo partiti da una massa passiva di 14 milioni e mezzo di euro derivante da un disavanzo del 2012, da debiti fuori bilancio del 2012 e 2013. Abbiamo accantonato 2,1 milioni di euro per il fondo del contenzioso per future cause in itinere. Come ripianeremo il debito? Intanto con alienazioni immobiliare (un immobile è quello dell'ex caserma dei vigili del fuoco di corso Mazzini per 500 mila euro e altri immobili per 3,4 milioni di euro nel 2014. Inoltre accenderemo un mutuo. Altri 2 milioni di euro arriveranno da prepensionamenti che permette la legge, ma prima faremo un referendum tra il personale per verificare le adesioni a questa proposta dell'ente. Nell'arco dei prossimi due potrebbero essre circa 40 le persone che potrebbero rientrare nei requisiti che la legge richiede»