E’ stato raggiunto, in seno alla Conferenza delle Regioni, l’accordo tra quelle del Centronord (definite “più sviluppate”) sul riparto dei fondi europei del prossimo periodo di programmazione.
Alle Marche vanno 566 milioni e 942.103 euro per quello che riguarda i fondi strutturali (Fse-Fondo sociale europeo e Fesr-Fondo europeo di sviluppo regionale) cui si aggiungono 450 milioni di Psr (Programma di sviluppo rurale).
Un incremento, quindi, rispetto al precedente periodo di programmazione: da una quota del riparto Fse-Fesr di 4,4% la Regione Marche passa infatti al 4,85%. Per i fondi europei si registra un +10% di risorse rispetto al programma passato.
Il riparto definito per i fondi strutturali tiene conto della proposta del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e dell’accordo firmato con il ministro Trigilia nell’ottobre scorso.
Si conferma dunque la previsione della Regione sulla disponibilità, nel periodo di programmazione 2014-2020, di risorse per un miliardo di euro.
E sempre in tema di Europa, importanti novità riguardano la Macroregione adriatico ionica.
Le Regioni Lombardia, Trentino Alto Adige ed Umbria hanno richiesto di poter aderire al progetto di cui fanno già parte Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
L’Unione europea ha concesso alle tre Regioni tale facoltà.
“E’ la dimostrazione - commenta il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca - del peso che l’Europa assegna alla Macroregione adriatico ionica: allargando anche oltre la fascia costiera il bacino delle Regioni aderenti, la Ue imprime una spinta ancora più forte alla strategia”.