Tavola rotonda 'Alternanza scuola - lavoro'

Tavola rotonda 'Alternanza scuola - lavoro'

Bucciarelli:' Diffondere una metodologia didattica in cui l'azienda diventa impresa formativa'

E' promossa da Confindustria Ascoli Piceno, con il contributo del Consorzio Universitario Piceno e della Camera di Commercio locale, ha lo scopo di creare occasioni e momenti di riflessione sul carattere formativo del progetto e promuovere e approfondire il contributo di tale attività nello sviluppo delle capacità relazionali e delle competenze pratiche degli studenti.

Le iniziative di integrazione scuola-lavoro sono una grande opportunità per il futuro dei giovani e delle imprese. Le esperienze concrete realizzate dagli studenti si trasformano in competenze nuove che consentiranno loro di affrontare con maggiori possibilità il mondo del lavoro, offrono alle imprese nuovi stimoli e nuove occasioni di confronto. Il progetto di alternanza permette infatti alle imprese di avere quell’auspicato dialogo con la scuola che, da tempo, si ricercava fortemente adeguando e rendendo coerenti le attività delle imprese con quelle didattiche delle scuole, introducendo la “cultura del lavoro”.
Le imprese si impegnano in questo processo di avvicinamento per garantire ai giovani le opportunità non solo di ingresso nel mondo del lavoro ma anche di comprensione delle dinamiche e dei processi organizzativi e produttivi, al fine di scegliere correttamente al termine del ciclo didattico il giusto percorso lavorativo.

Le Scuole che si sono rese disponibili ad avviare un percorso di alternanza scuola – lavoro nell'anno scolastico 2012/2013 sono le seguenti:

- I.P.S.I.A. “G. Sacconi”, Ascoli Piceno;
- Istituto Tecnico Tecnologico “Enrico Fermi”, Ascoli Piceno;
- Istituto Tecnico Statale “G. Mazzocchi”, Ascoli Piceno;
- Istituto Professionale Statale per i Servizi Commercio e Turismo, Cupra Marittima;
- Istituto Tecnico del settore Economico e Liceo Linguistico “A. Capriotti”, San Benedetto del Tronto;
- I.P.S.S.A.R. “F. Buscemi”, San Benedetto del Tronto.

In occasione della Tavola Rotonda verranno inoltre premiati i migliori 10 percorsi di alternanza svolti da 67 studenti nell'anno scolastico 2012/2013 presso 34 aziende del sistema confindustriale, valutati da una Commissione che ha voluto valorizzare e premiare il merito.

Secondo il Presidente Bruno Bucciarelli “l'iniziativa, nata nell'ambito del protocollo d'intesa tra l'Ufficio scolastico regionale per le Marche e Confindustria Ascoli Piceno, punta a diffondere una metodologia didattica in cui l'azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e di orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti. Sono due anni che la delegazione Education di Confindustria Ascoli Piceno porta avanti questo progetto ed il rapporto tra mondo della scuola e del lavoro va sempre più rafforzandosi e per questo ringrazio il Delegato Education, Renzo Maria De Santis, per il prezioso lavoro svolto finora in maniera egregia.
Si tratta di una vera e propria collaborazione con gli imprenditori ed i tutor aziendali, che ha permesso all’impresa di entrare nella scuola dando indicazioni precise su quelle che sono le aspettative del mondo del lavoro, accompagnando gli studenti nella loro formazione e collaborando con i docenti perché possano essere sviluppate delle competenze piuttosto che altre, e questo ha creato una sinergia ottimale, portando alla realizzazione di prodotti professionali operativi nel contesto lavorativo reale.
Confindustria Ascoli Piceno continuerà a mantenere questo impegno, che ha generato entusiasmo e risultati in termini di relazioni reali, dove non solo si parla di rapporto tra scuola e lavoro, ma si realizza il rapporto tra scuola e lavoro”.

Renzo Maria De Santis, Delegato Education di Confindustria Ascoli Piceno, ha così commentato “in due anni la nostra Delegazione Education ha fatto riemergere i programmi di alternanza scuola-lavoro che tanto sono sentiti ed incentivati dal MIUR e da tutti i programmi nazionali di education.
Eravamo esclusi da tutti i percorsi regionali, oggi siamo al centro dell’attenzione dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche e della formazione regionale. Attenzione che richiamiamo e rivolgiamo alle nostre Istituzioni locali ed al loro scarso rapporto sinergico, tra chi si occupa di formazione e chi fa sviluppo economico, attenzione fortemente diretta ad un vero collegamento tra formazione e lavoro, per abbattere i grandi numeri della disoccupazione che attanagliano il nostro territorio e non solo i giovani.
I dati che leggiamo ogni giorno ci dicono che la disoccupazione giovanile è uno dei problemi più gravi che l’Italia deve fronteggiare.
Come noto è stata superata la soglia psicologica del 40% di disoccupazione per i giovani tra i 15 e 24 anni. E le prospettive continuano ad essere allarmanti. Eppure la disoccupazione giovanile non è un problema in se, ma soltanto una conseguenza di problemi strutturali ben più nascosti che da molti anni danneggiano il nostro sistema economico e sociale.
Ed entrambi riguardano il modo in cui il sistema educativo si pone di fronte ai cambiamenti radicali del nostro tempo. Perché l’Italia e i giovani italiani stanno pagando da un lato un forte deficit di orientamento scolastico, e dall’altro la poca fiducia in percorsi di alternanza studio-lavoro e apprendistato, in particolare all’università. Il risultato è che mentre la disoccupazione dilaga, le imprese non trovano oltre 50mila laureati: mancano ingegneri, economisti, chimici, giuristi d’impresa, tecnici informatici, cuochi, camerieri.
La media di laurea in Italia è di 27 anni per una magistrale. 25 per una triennale. Solo il 3% degli studenti italiani lavora e studia contemporaneamente; in Germania il 22%. In Francia, Germania e Inghilterra si entra nel mercato del lavoro a 22-23 anni; In Italia ci si parcheggia all’università per paura di affrontare il lavoro. È questa situazione che l’alternanza scuola-lavoro deve affrontare”.