Tanto toccherà a Province e Comuni marchigiani per l’anno 2013 dal Patto di stabilità verticale, ovvero i fondi destinati dalla Regione Marche alle amministrazioni locali per il pagamento dei debiti nei confronti delle imprese. Dei 30 milioni deliberati, 10 circa andranno alle Province. Dalla ripartizione a livello regionale si evidenziano subito delle considerazioni. Ovvero che la Provincia di Pesaro e Urbino, assieme a quella di Fermo, risultano essere le meno pagate. In testa alla classifica si piazza invece la Provincia di Ascoli Piceno con 3milioni e 188mila euro; segue Macerata con 2milioni e 228mila euro ed Ancona con 2milioni e 81mila euro. Pesaro e Urbino al quarto posto con 1milione 747mila euro; Fermo si piazza invece ultima con 918mila euro.
Dal Patto di stabilità verticale ai Comuni andranno invece complessivamente quasi 20 milioni di euro. Nella classifica dei Comuni marchigiani quello di Ancona si piazza al primo posto con 1 milione e 388mila euro; seguono Pesaro con 1 milione e 215mila euro; Ascoli con 1 milione e 86mila euro; Fano (701mila euro); Fabriano (548mila); Fermo (536mila); Tolentino (514mila); San Benedetto (483mila); Civitanova (477 mila); Macerata (463mila euro); Jesi (427mila); Urbino (334mila). Colpisce il dato di relativo al comune di Maiolati Spontini con quasi un milione di euro (995mila per l’esattezza)
“Nonostante le differenti ripartizioni, che andrebbero valutate caso per caso - afferma il segretario provinciale della CNA di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni - resta positivo l’impegno della Regione Marche relativamente all’istituzione del Patto di stabilità verticale; uno strumento che consentirà di sbloccare i crediti che le imprese vantano nei confronti delle amministrazioni locali. Una battaglia che ha visto la CNA, ed in particolare quella di Pesaro e Urbino, in prima linea e che ora sta producendo i primi risultati.
Sul provvedimento che assegna i fondi ai Comuni da destinare alle imprese creditrici, la CNA evidenzia tuttavia anche qualche preoccupazione. Secondo Bordoni, infatti “Il comportamento dei Comuni non è omogeneo. Non tutti infatti destineranno la somma assegnata loro dal Patto di Stabilità al pagamento delle imprese. La CNA di Pesaro e Urbino, che pure saluta il provvedimento della Regione Marche come un grande atto di sensibilità e di attenzione nei confronti delle imprese, sottolinea come alcuni Comuni tendano ad utilizzare queste risorse per alleggerire i passivi dei propri bilanci piuttosto che per pagare le aziende”.
L’invito alle amministrazioni comunali da parte della CNA, dunque, è quello di provvedere al più presto a saldare le fatture delle aziende creditrici. Ci sono casi eclatanti di imprese che debbono riscuotere dai comuni importi da più di due anni: una situazione insostenibile per qualsiasi attività imprenditoriale, soprattutto in un momento di crisi come questo.