Open City Platform finanziato con oltre 19 milioni di euro

Open City Platform finanziato con oltre 19 milioni di euro

La Regione Marche tra gli 8 soggetti attuatori insieme ad Unicam e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Un altro obiettivo messo a segno dalla Regione in materia di innovazione e di cloud computing. Il progetto prevede 8 soggetti attuatori (tra cui imprese singole e in aggregazione, l’Infn-Istituto nazionale di fisica nucleare e l’Università di Camerino) e vari enti sperimentatori tra cui le tre Regioni e 21 Comuni/Unioni di Comuni (di cui 14 marchigiani).
“Un’ottima notizia – dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – che consolida la strategia regionale di diffusione del Cloud nel proprio territorio. L’approvazione e il conseguente finanziamento del progetto da parte del Miur conferma la qualità e l’elevato livello della progettazione messa in campo dalla Regione in collaborazione con enti locali, Università ed istituti di ricerca.
Tra questi l’Infn, con cui è stato siglato uno specifico protocollo d’intesa che si sta dimostrando molto efficace. La ricerca, l’innovazione, il trasferimento tecnologico e di conoscenza sono fattori fondamentali di crescita sociale ed economica di una comunità e si rendono ancora più necessari in questo difficile momento di crisi e in questo contesto competitivo.
La Regione Marche ha individuato nel Cloud la tecnologia di riferimento in ambito ICT, in quanto ritiene che la sua applicazione nel campo dei servizi e-government possa costituire elemento propulsore anche nel settore delle piccole e medie imprese. Per questa finalità si reputa strategico il finanziamento, da parte del Miur, dei progetti presentati in tale ambito dalle aziende del nostro territorio in occasione del bando Smart City and Communities and social innovation.
Progetto di cui, insieme a molti Comuni del nostro territorio, la Regione sarà soggetto sperimentatore creando sinergie con il progetto regionale Marche Cloud (Mcloud) finanziato con fondi Fas e regionali”.
Open City Platform (OCP) intende ricercare e sperimentare nuovi modelli organizzativi sostenibili nel tempo per innovare, con risultati scientifici, con nuovi standard e soluzioni tecnologiche, l’erogazione di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni locali a cittadini, imprese e altre amministrazioni basate su soluzioni cloud computing, open, interoperabili e utilizzabili on-demand. La valenza che si intende dare ad OCP è quella di “Progetto Paese”, che, partendo dalle esigenze del territorio (Comuni, unioni di piccoli Comuni e Regioni), grazie all’attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione, possa garantire risultati, esperienze, progetti e infrastrutture anche a livello nazionale.
OCP si riferisce in particolare a: infomobilità e video sorveglianza in cui si garantisce la gestione dei servizi pubblici in mobilità, come la gestione di servizi pubblici locali e dei servizi di trasporto o la concessione di utenze; territorio e fiscalità; smart gov in cui si favorisce la gestione dei rapporti tra la pubblica amministrazione locale ed i cittadini ai fini della trasparenza e della semplificazione amministrativa; salute e qualità alimentare, come ad esempio la telemedicina, per la quale vi è una crescente domanda da parte sia degli operatori che dell’utenza.
L’adesione al progetto con funzione di sperimentazione delle tre Regioni Marche, Toscana ed Emilia Romagna e dei numerosi Comuni permette di implementare un approccio dal locale al nazionale, estendendo il paradigma di Smart City e Community verso quello di Smart Country.
“Tra i benefici del cloud computing secondo il modello OCP – aggiunge Spacca – figurano riduzione di costi, aumento di efficienza, flessibilità e velocità di realizzazione dei servizi, agevole manutenzione a distanza e aggiornamento dei sistemi. Questo consente alla pubblica amministrazione di mettere a disposizione una serie di risorse condivise per partecipare allo sviluppo dell’intero sistema Paese, evitando inutili ripetizioni di infrastrutture, liberando spazi fisici e risorse economiche che possono così essere investite per creare nuove opportunità”.
Il progetto prevede di studiare e di sperimentare un nuovo modello organizzativo di erogazione dei servizi per il quale un soggetto aggregatore territoriale, quale la Regione, fornisce servizi in cloud in sinergia con quattro target di riferimento, che di fatto costituiscono i quattro ambiti di “Community” a cui il progetto si rivolge: Comuni o loro aggregazioni, cittadini e imprese destinatari di servizi, imprese del settore Smart Cities, imprese ICT fornitori delle pubbliche amministrazioni.
La scelta di fondo che caratterizza il progetto è, inoltre, legata all’Openness da interpretarsi sia da un punto di vista di apertura e trasparenza dell’amministrazione sia da un punto di vista tecnologico. OCP intende infatti valorizzazione gli Open Data, e in particolare gli Open Services.

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