Due talenti ascolani che esportano, ognuno nel proprio settore, l'immagine della città di travertino in Italia e nel mondo. Oggi però la star è l'oliva tenera ascolana ripiena e fritta.
Dal sindaco Guido Castelli il plauso agli imprenditori che hanno investito per rinsaldare le potenzialità di un prodotto del territorio che può creare nuovo sviluppo.
E il presidente delle Provincia Piero Celani tiene a rafforzare l'identità dell'oliva ascolana perché chi visita il Piceno lo fa per le sue ricchezze culturali e per l'enogastronomia. Nessuno quindi può tentare di espropriare il Piceno dell'oliva che si fregia ora del marchio DOP.
L'inaugurazione di Ascoliva Festival ha il sapore della freschezza, quella di Cecilia Capriotti e Romano Fenati: una festa. Se da Romano te lo aspetti (è il ragazzo che gira il mondo nell'ultimo periodo in sella alla sua moto ma continua gli studi ad Ascoli). “Mia madre – racconta Romano – nel box quando viene a trovarmi porta sempre l'oliva fritta”. Cecilia Capriotti qualche atteggiamento divistico potrebbe permetterselo.
Eppure fa il giro degli stand senza farsi pregare, è un'ascolana contenta di esserlo, pronta a farsi fotografare con tutti. E, in fondo, per lei essere testimonial di un evento che esalta uno dei talenti di casa, l'oliva ascolana appunto, è un momento di orgoglio.
E' come essere porta bandiera in un'olimpiade gastronomica. La sua Nazionale ha certezza di conquistare l'oro per qualità ed esclusività. "Ho finito da poco di registrare la fiction per Mediaset che andrà in onda a novenmbre - dice Cecilia - e inizierò a girare un fil importante basato sul libro "Il Pretore". Un cast molto interessante anche se non posso dirvi di chi è la regia e gli altri attori. Oggi però la stella è l'oliva ascolana e deve essere al centro di ogni attenzione". Da qui al 15 agosto dunque buon oliva fritta ascolana a tutti.