Welfare di qualità, intesa sindacati-Comune di Ascoli

Welfare di qualità, intesa sindacati-Comune di Ascoli



Il Protocollo con il Comune di Ascoli Piceno, sottoscritto il 26 giugno 2013, ha cercato di individuare risorse nascoste, riduzione dei costi, inefficienze e lotta all’evasione per salvaguardare i servizi dei cittadini ascolani garantendo a tutti il loro accesso, esentando le fasce più deboli e introducendo il criterio di un ISEE progressivo legato al reddito effettivo del cittadino.

Particolare valore assumono le linee d’indirizzo e di programmazione del Comune Ascolano negli aspetti fiscali e tributari.

Con queste premesse si è convenuto di mantenere inalterato l’introito della TARSU valutando l’impatto dell’imposta rispetto all’ISEE, potenziando la raccolta differenziata e le relative azioni di sensibilizzazione.

È importante mantenere inalterati i costi dei servizi individuali nell’ambito

di una equità progressività, garantendo tariffe agevolate e/o gratuite per le particolari situazioni di disagio socio economico.

Per garantire l’equità di questi servizi si è ritenuto di rivedere i regolamenti introducendo strumenti di efficienza e controllo quali l’ISEE e la compartecipazione.

I servizi comunali devono essere garantiti con una riorganizzazione dei Piani di Zona in un’ottica di qualità e contenimento dei costi evitando appalti impropri, al massimo ribasso e il rispetto delle garanzie contrattuali degli operatori.

In particolare il Protocollo ha definito alcuni interventi sulle fragilità sociali:

Area anziani

Occorre potenziare i servizi di assistenza domiciliare e integrata, oltre a quelli inerenti le problematiche della demenza con maggiori sinergie tra i soggetti socio-sanitari del territorio. Grande importanza rivestono le problematiche dei non autosufficienti e l’azione di monitoraggio sullo sviluppo della qualità della vita e lotta all’isolamento sociale (orticoltura, progetti pedibus e ciclo bus).

Area minori

Potenziamento dei servizi: asili nido, centri di aggregazione, ludoteche, centri di ascolto, servizi alle famiglie.

Area disabilità

Sviluppo e potenziamento dell’assistenza scolastica, dei trasporti, borse lavoro, formazione e servizi di sollievo.

Per garantire questi interventi è necessaria una maggiore integrazione socio sanitaria con l’ASUR locale.

Un Welfare di qualità passa inevitabilmente attraverso un rapporto equilibrato tra sviluppo economico, ambientale e territoriale.

È importante procedere a un recupero del centro Storico e delle aree industriali dismesse oltre a tener conto delle problematiche delle frazioni del nostro comune.

Il territorio piceno necessita di un’implementazione delle aree verdi, la loro manutenzione, la lotta all’inquinamento e la difesa del suolo.

Sono altresì importanti iniziative di mobilità sostenibile quali piste ciclabili, aree pedonali protette, rent-bike.

 Circa la difesa del territorio questa passa inesorabilmente nella implementazione del Piano Casa, dell’edilizia popolare e convenzionata e dell’housing sociale.

La politica della “casa” deve tener:

1.       delle problematiche delle giovani coppie e di quelle anziane.

2.       della bio architettura;

3.       del risparmio energetico, con lo sviluppo dei pannelli foto voltaici negli gli edifici comunali e l’utilizzo di fonti rinnovabili, a risparmio energetico, nei nostri edifici.

Il Comune interverrà nei sistemi di pubblica illuminazione a risparmio energetico, nelle politiche della mobilità urbana e della sosta al fine di ridurre inquinamento veicolare e acustico, nel sistema dei parcheggi con una riduzione delle tariffe.

 Gli anziani possono trovare momenti di socializzazione nelle attività di orticultura sociale su aree e regolamenti congiuntamente da individuare.

 Rispetto agli aspetti socio occupazionali della nostra comunità si è convenuto di rincontrarsi nel mese di ottobre p.v. per un’analisi di queste problematiche. Sarà inoltre avviato con la provincia un confronto per l’aggiornamento professionale e il reinserimento lavorativo.

Ulteriori risorse dovranno essere definite nell’ambito del bilancio comunale per favorire agevolazioni per i cd lavoratori in difficoltà.

 In questo quadro si è definito uno stanziamento di 100.00 euro a favore dei lavoratori licenziati, in CIG o in mobilità. La somma è diretta a incrementare il Fondo Regionale per il sostegno di affitti delle famiglie in disagio. Per costoro la fruizione dei servizi sarà definita facendo riferimento al reddito realmente percepito.

 Un Welfare di qualità deve disporre di risorse adeguate che oggi non ci sono. Diventa quindi importante attuare un sistema di compartecipazione dei cittadini con un nuovo modello di ISEE lineare, in relazione al nucleo familiare, che garantisca anche l’esenzione totale per i più abbienti.

Circa le risorse si è convenuto di:

1.       Proseguire nella riduzione delle spese dell’amministrazione comunale, eliminando doppioni e sovrapposizioni, favorendo i processi d’integrazione e di associazione dei servizi nonché la sburocratizzazione;

2.       Riorganizzare i servizi municipali privilegiando l’informatizzazione e il coinvolgimento del personale;

3.       Rafforzare il controllo di gestione verificando obiettivi, risorse, costi, qualità e quantità dei servizi e la loro efficienza ed efficacia;

4.       Rinviare le spese non urgenti;

5.       Monitorare il patrimonio comunale rivalutando la loro redditività;

6.       Proseguire nella lotta all’evasione recuperando i mancati versamenti; favorendo l’interscambio d’informazioni tra le varie istituzioni per la verifica dei redditi di chiede i servizi comunali gratuiti.

La lotta all’evasione implica anche interventi in materia di IMU tutelando i proprietari della prima casa e i pensionati a basso reddito nel rispetto delle norme nazionali. Sempre nel campo delle risorse queste possono essere recuperate con una lotta alla cartellonistica e all’occupazione del suolo pubblico improprie nonché a una verifica dell’utilizzo del sottosuolo da parte d’imprese di servizi. Il recupero di queste risorse debbono essere prioritariamente destinate alle tutele sociali. I firmatari si sono impegnati ad elaborare una proposta per la concessione di prestiti a tasso zero per i meno abbienti impossibilitati ad accedere al credito. Anche gli assessorati dovranno modulare i loro comportamenti per raggiungere gli obiettivi del protocollo. Un Welfare di qualità deve coinvolgere le associazioni di volontariato e del terzo settore. Sarà definito un albo comunale.

I firmatari si sono impegnati a rincontrarsi entro il 31 ottobre 2013 per specifici confronti in relazione ad assestamenti di bilancio.