I lavoratori hanno ribadito l'esigenza di aprire un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico considerato come strumento indispensabile per favorire la ricerca di una soluzione volta ad assicurare la continuità aziendale con nuovi soggetti interessati a rilevare lo stabilimento e il concorso attivo delle stesse maestranze.
Il presidente Celani e il vice prefetto Gargiulo hanno rinnovato l'impegno delle istituzioni, pronte ad ogni supporto nell'ambito delle rispettive competenze, sottolineando che sono già stati presi contatti con il MISE.
In particolare, il presidente Celani che già aveva sollecitato il Ministero ha scritto una lettera al ministro Zanonato per chiedere urgentemente la convocazione di un tavolo di crisi sull'Haemonetics evidenziando che "la chiusura dello stabilimento ascolano assumerebbe i contorni di una vera e propria emergenza e dramma sociale per quanto riguarda il Piceno, territorio che sta attraversando da anni una crisi economica senza precedenti".
"In rapporto alla popolazione residente - afferma ancora Celani nella missiva - è come se scomparisse improvvisamente un'azienda con migliaia di dipendenti. Considerato inoltre che, in questo specifico caso - prosegue il Presidente - sussiste la volontà dei lavoratori di proseguire nell'attività aziendale e di collaborare in tal senso con le forze imprenditoriali, occorre procrastinare la chiusura consentendo maggiore disponibilità di tempo per la presentazione di un piano industriale, capace di salvare questa importantissima realtà produttiva e scongiurare l'ennesima devastante delocalizzazione".
Il Presidente ha anche riferito che sabato prossimo a Pesaro incontrerà il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi al quale solleciterà l'interessamento del Governo sulla vicenda mediante il MISE.