Si consideri che nei primi tre mesi del 2013 sono stati già spesi oltre 17 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga e 3 milioni per l’indennità di mobilità.
Il problema, che ha carattere nazionale e che sarà al centro della manifestazione di domani 22 giugno a Roma, penalizza più di altre la nostra regione a forte vocazione artigiana con presenza di piccole e piccolissime aziende.
Pertanto, CGIL, CISL e UIL delle Marche, esprimono fortissima preoccupazione la prospettiva che vede oltre 15.000 lavoratori e lavoratrici a serio rischio di perdere il posto di lavoro.
Le Organizzazioni Sindacali a livello regionale, proseguiranno la mobilitazione con una serie di iniziative che vedranno coinvolte le forze politiche e le Istituzioni locali, al fine di trovare soluzioni possibili e immediate a questa situazione che rischia di diventare insostenibile.
In primo luogo alla Regione Marche e ai Parlamentari eletti nel territorio, viene chiesto un intervento forte nei confronti del Governo, perché si trovino le risorse necessarie a coprire i fabbisogni di cassa integrazione in deroga almeno fino alla fine dell’anno.
Nel frattempo, chiediamo a tutti i soggetti coinvolti ed in particolare imprese e istituzioni, un’assunzione di responsabilità individuando insieme possibili soluzioni alternative ai licenziamenti:
l’immediata attivazione per il settore artigiano dello strumento delle sospensioni, con il supporto di risorse pubbliche oltre a quelle della bilateralità;
l’attivazione generalizzata dei contratti di solidarietà, recentemente rifinanziati proprio per far fronte alle difficoltà delle piccole e piccolissime imprese
Dalla prossima settimana, la mobilitazione proseguirà con ulteriori e specifiche iniziative territoriali.