Il programma promozionale della sezione Internazionalizzazione di Unioncamere, prevede la presenza di operatori della provincia cinese di Shandong nelle Marche, per promuovere scambi commerciali e la cooperazione tra imprese. Inoltre la presenza al Micam di Shangai, organizzato dall’Anci, al quale Unioncamere partecipa con le aziende marchigiane. Un altro progetto riguarda la visita di operatori indiani nelle Marche, interessati ai macchinari di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari ed alle energie rinnovabili. Inoltre è prevista una missione del “sistema Marche” in Brasile. Infine un progetto di partenariato del sistema camerale marchigiano con le camere di Commercio turche.
Un programma, quello di quest’anno, che prosegue un percorso avviato da tempo, che anche lo scorso anno ha visto l’Unioncamere Marche presente sui mercati di Cina, India, e Brasile per promuovere le produzioni regionali. Un impegno, quello del sistema camerale marchigiano, insieme a Regione ed associazioni, che ha dato i suoi frutti sul mercato cinese dove le nostre esportazioni sono aumentate del 21,7 per cento e su quello brasiliano che ha registrato una significativo incremento del 23,3 per cento. Va invece rilanciata la collaborazione con l’India, messa a dura prova negli ultimi mesi dalla vicenda dei nostri marò, perché il 2012 ha visto un crollo delle nostre esportazioni verso il gigante asiatico del 42,4 per cento.
“Il Paese dove esportiamo di più” affermano il presidente Unioncamere Marche Adriano Federici e il responsabile della sezione per l’Internazionalizzazione Graziano Di Battista “resta la Francia, che già a gennaio di quest’anno ci ha visto partecipare con successo al salone dell’enogastronomia di Lione, dove i prodotti alimentari marchigiani sono stati particolarmente apprezzati.”
La Francia nel 2012 ha acquistato dalle imprese marchigiane merci per 1,20 miliardi di euro ed una crescita dell’1,9 per cento. Seguono Germania (952 mln) e Belgio (924 mln). Oltre la metà delle nostre esportazioni prendono la strada dell’Unione Europea (5,9 miliardi su un totale di 10,3). Bene l’export verso la Russia (+15,9) e grande crescita di quello in Albania (+64,6) negli Stati Uniti (+40 per cento) e verso gli Emirati Arabi (+35,2).
Complessivamente, secondo i dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere Marche, le imprese della nostra regione, nel 2012 hanno esportato merci per 10,3 miliardi di euro, con una crescita del 6 per cento rispetto ai 9,7 miliardi del 2011. A trainare l’export marchigiano i prodotti del sistema moda con 2,6 miliardi. Seguono la meccanica (1,5 miliardi e una crescita dell’11,5 per cento) e gli apparecchi elettrici (1,2 mld). A livello territoriale ad aver registrato la crescita maggiore di merce esportata, sono state le imprese pesaresi (+9,9 per cento), seguite da quelle di Ascoli (+7,1) e Fermo (+6,1).
Attualmente, nelle Marche, circa il 20 per cento delle 20.619 aziende manifatturiere è presente sui mercati esteri e vi realizza il 40 per cento del fatturato.
“Il nostro impegno nel 2013” concludono Federici e Di Battista “ sarà quello di portare sempre più aziende marchigiane sui mercati internazionali attraverso la collaborazione tra sistemi territoriali, la creazione di reti di imprese e di punti di assistenza all’estero, in grado di aiutare i nostri piccoli e medi imprenditori a penetrare ed insediarsi sui mercati internazionali”.