Previsto un impegno di spesa di 1 milione e mezzo di euro per la sua partenza e un fondo rotativo di 3 milioni e mezzo di euro che dovrà, in una prima fase, offrire borse di studio a giovani imprenditori per la partecipazione al percorso di accelerazione.
Dagli oltre 30 incontri dell'Innovation Desk si è giunti alla sintesi degli indirizzi che caratterizzeranno il Polo: i filoni tematici dell’automazione industriale, del design/creatività e della green economy. Sarebbero queste le aree di sviluppo dal più elevato potenziale.
Chi guida Hub21? La forma giuridica sarà quella di società di capitali gestita da un Cda a sua volta coadiuvato da un Comitato scientifico per le scelte di indirizzo strategico. Il capitale iniziale sarà di 500 mila euro e sarà diviso in azioni di tipo A riservate a soggetti privati e aziende con sottoscrizione minima di 20 mila euro (complessivamente 400 mila euro) e di tipo B, riservate alle istituzioni, con sottoscrizione minima di 5 mila euro (complessivamente 100 mila euro).“Ora dalle parole si passerà ai fatti – dice Giuseppe Campanella, responsabile del Polo per Restart – Il capitale sociale è naturalmente aperto. Farò un rapido giro dei soggetti che avevano mostrato interesse per concretizzare la raccolta economica. A questo punto si misurerà l'interesse effettivo. Diamo atto alle istituzioni dell'impegno e della presenza in questa progettualità. Ma questo è un progetto privato perché è evidente che le risorse pubbliche sono sempre minori vista la situazione economica”.
Mission del Polo sarà la creazione di un ‘ecosistema’ favorevole all’innovazione. Per centrare tale obiettivo, l’offerta complessiva di Hub21 sarà strutturata in tre aree di business: formazione, incubatore d’impresa e servizi (marketing, fund-raising, disponibilità laboratori...).
Il modello di gestione prevede la possibilità di partecipare direttamente al progetto con l’apporto di capitale o tramite rapporti di partenariato, fondati sulla condivisione di know how, reti, strutture, sedi, etc.
Hub21 può essere avviato in pochi mesi e come base operativa, oltre a Villa Tofani, di proprietà della Provincia di Ascoli Piceno, dove avrà sede TecnoMarche con i suoi 30 ricercatori e Seed Lab, e possibile “sede del centro per l'insediamento e l'incubazione di imprese” (PIT Fesr 2007-2013), sono stati individuati alcuni spazi all’interno dell’area Carbon messi a disposizione da Restart.
A breve potrà partire un progetto di accelerazione di impresa per il quale la Regione Marche ha di recente approvato un protocollo di intesa con la Provincia di Ascoli Piceno a valenza biennale (2013/2014, 2014/2015). consentirà di selezionare e supportare start up innovative, facendo leva anche su una serie di strumenti finanziari, tra cui un fondo rotativo in fase di progettazione.
Altre opportunità in grado di potenziare la capacità attrattiva e la sostenibilità economica di Hub21 sono state individuate in alcune iniziative recentemente promosse dalle regioni Marche e Abruzzo, primario bacino geografico di riferimento del costituendo Polo Scientifico, Tecnologico e Culturale. Si tratta, ad esempio, del progetto di Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche, dei Poli di Innovazione abruzzesi o del fondo rotativo abruzzese ‘StartUp StartHope” recentemente presentato.
Non da ultimo, le prime adesioni ad Hub21 contribuiscono a tracciarne un profilo di reale concretezza. È il caso di Restart, che ha annunciato un investimento di 3 milioni di euro.
“Siamo stati tra i primi a credere nel Polo Tecnologico di Ascoli, dando il via all’esperienza partecipativa dell’Innovation Desk” – commenta Giuseppe Campanella, Consigliere Delegato di Restart – “Per questa ragione, abbiamo scelto di dare un contributo significativo ad Hub21, che crediamo possa e debba avere un impatto forte sul territorio, aggregare le eccellenze e inaugurare una nuova stagione di sviluppo. Lontano dalle esperienze negative del passato”.
All'incontro presso il polo di di Scienze dell'Unicam, con il Magnifico Rettore Flavio Corradini “padrone di casa”, c'erano anche rappresentanti della Politecnica delle Marche e dell'università di L'Aquila che hanno mostrato il loro interesse al progetto. Tutte rappresentate le istituzioni locali con il presidente della Provincia Piero Celani, il sindaco Guido Castelli, il presidente della Fondazione Carisap Marini Marini, i dirigenti della Regione Marche e della Svim, il presidente di Confindustria Bruno Bucciarelli, quello del Cup Renzo De Santis e il sindacato (per la Cgil il segretario Collina e Ubaldi dei chimici).
Tra le novità illustrate , anche la nuova identity del Polo, che acquista una connotazione visiva riconoscibile e immediata grazie al nuovo marchio e al nome, Hub21. Una denominazione, quest’ultima, che esemplifica il ruolo che il Polo giocherà, in quanto concentratore di competenze e diffusore di idee, innovazione e progetti produttivi.
A breve sarà online anche il sito internet del Polo – www.hub21.it – di cui oggi è stata presentata in anteprima la Home Page.