La conferma arriva da un'indagine della Cna su un campione di imprese con meno di 50 dipendenti. “I dati non ci stupiscono – è il commento di Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli Piceno e vice presidente della Camera di Commercio – e scorrendo nel dettaglio il sondaggio non possiamo che confermare tre obiettivi fondamentali per la nostra Cna e per la ripresa del Piceno, ovvero la qualità e tipicità delle produzioni, una più incisiva azione di formazione per i giovani e soprattutto un’azione ancora più forte nei confronti delle banche.”.
Sempre secondo i dati Cna elaborati per il Piceno, infatti, nel 2013, 6 imprenditori su 10 non proveranno nemmeno ad andare in banca per chiedere un finanziamento in quanto lo ritengono una pura perdita di tempo, visto la risposta negativa che sono sicuri di avere. Anche per invertire questa pericolosa anomalia nei rapporti fra imprese e istituti di credito la Cna di Ascoli ha organizzato per mercoledì 6 marzo, alle ore 16 nella sede di Ascoli della Banca d’Italia in corso Mazzini, un incontro nel quale verranno sviscerati gli elementi che portano all’elaborazione dei dati della Centrale Rischi della Banca d’Italia. Dati che, come gli imprenditori ben sanno, fanno la differenza riguardo la possibilità o meno di poter ottenere un finanziamento.
Finanziamenti, fra l’altro, sempre più indispensabili per invertire un trend che vede nel Piceno più di un'impresa su quattro (26,4%) che ha fatto ricorso alla cassa integrazione, mentre il 17,1% delle imprese ha ridotto l'orario di lavoro dei propri dipendenti, il 16,6% riorganizzato i processi di lavoro, il 13,6% riconvertito professionalità già presenti all'interno dell'azienda. E ancora: un'impresa su 10 ha ridotto lo stipendio dei dipendenti (10,7%), mentre sono poco di meno quelle che non hanno rinnovato contratti a termine o di collaborazione (7,9%). “Per il terzo anno consecutivo – precisa Francesco Balloni, coordinatore provinciale della Cna di Ascoli – tutta la nostra struttura è impegnata, oltre a un’azione di servizio riguardo le imprese, anche in un processo di vicinanza e di accompagnamento sulle scelte strategiche, di produzione, di mercato e di innovazione. L’incontro che abbiamo organizzato per mercoledì grazie alla sensibilità della Banca d’Italia riteniamo sia una tappa importante in quanto se gli imprenditori hanno più strumenti conoscitivi riguardo la problematica dei rating e delle relative concessioni di finanziamenti potranno meglio attrezzarsi per far fronte alle esigenze di cassa della propria impresa e, soprattutto, ritornare a programmare qualche investimento su innovazione e formazione che sono sempre più vitali per riagganciare la ripresa”.