Per il periodo dal 2014 al 2020 passa la linea improntata all’austerità e con meno tagli rispetto a quelli che erano stati richiesti dai Paesi del Nord Europa.
Per la prima volta il bilancio UE è inferiore a quello degli anni precedenti e si ferma a 960 miliardi di euro.L’Italia ottiene 3,5 miliardi di euro per una voce importante come le risorse per il settore agricolo-rurale ed i Fondi di coesione per le regioni italiane. Preservato il fondo europeo alimentare per gli indigenti che ammonta a 2,5 miliardi di euro che stava per essere cancellato, siamo stati fra i promotori del nuovo Fondo per la disoccupazione giovanile che ammonta a circa sei miliardi;per l’Italia sarebbe un beneficio di 500 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore agricolo,in un contesto in cui lo stesso sviluppo rurale scende del 12 per cento a livello di tutti i Paesi europei, l’Italia aumenta la sua dotazione passando dal 9,5 per cento del periodo dal 2007 al 2013 , all’11 per cento dal 2014 al 2020.
Restano salvi i piani per le grandi reti di trasporto, i progetti Galileo ed Erasmus.
Gli europarlamentari hanno già fatto emergere insoddisfazioni e richieste di modifica . Il presidente dell’assemblea Martin Schultz ha detto:”sarà difficile approvare questo accordo…ci sono cose buone e cattive. Il programma per combattere la disoccupazione giovanile mi sembra positivo,ma i tagli ai capitoli di spesa che riguardano l’innovazione,l’istruzione,la ricerca e la competitività sono molto deludenti”. Il Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy , a sua volta ha chiesto al Parlamento di assumersi le sue responsabilità,perché “dal bilancio europeo dipende la sopravvivenza delle regioni,di interi gruppi sociali e quindi bisogna riflettere prima di respingerlo”.
A cura di Giancarlo Cocco