«E' un tema cruciale per tutelare le imprese. – dice Carlo Cantalamessa, vice presidente dell'Ordine – Il concordato preventivo altro non è che una terapia preventiva per l'azienda che si sia accorta in tempo che nel percorso della sua attività c'è una patologia in atto e occorre intervenire subito per salvare l'azienda stessa.
E' la soluzione finale della sua crisi per la quale ci sono strumenti che tendono a tutelare il bene primario: l'impresa. Mezzi che nel territorio possono essere impiegati per salvare sviluppo e occupazione. E' questo il ruolo che il nostro Ordine e i suoi professionisti mettono al servizio del Piceno.
Un appello dunque agli imprenditori a non sottovalutare alcun sintomo negativo nella propria attività e a ricorrere tempestivamente alle competenze dei consulenti». Per chiarire questi aspetti determinanti per l'economia picena, l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha invitato ad Ascoli Piceno relatori di rango nazionale come Mauro Vitiello, giudice della sezione fallimentare del tribunale di Milano, Giuseppe Di Salvo, giudice della sezione fallimentare del tribunale di Roma, Raffaele Agostini, giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Ascoli Piceno, l'avvocato Salvatore Sanzo e il commercialista Ignazio Arcuri, entrambi milanesi.
A coordinare il convegno ci saranno il giudice Mauro Vitiello, l'avvocato romano Pietro La Cava e il commercialista romano Marco Di Pasquale. L'evento culturale si svolge con il patrocinio dell'Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno, della Carisap, della Banca dell'Adriatico e della Fondazione Carisap. Ad introdurre i temi del convegno i saluti del presidente Mariano Cesari, di Francesco Marozzi, presidente dell'Ordine degli Avvocati, di Vincenzo Marini Marini, presidente delle Fondazione Carisap, di Alessandro Cipriani, direttore generale della Carisap e di Roberto Dal Mas, direttore generale della Banca dell'Adriatico. “Nel ringraziare per la collaborazione Carisap e Banca dell'Adriatico – aggiunge il vice presidente Carlo Cantalamessa – l'Ordine auspica che le banche del territorio siano sempre più vicine al Piceno, rafforzino questa caratteristica per non disperdere e salvaguardare il know how fin qui raggiunto».