Nulla di sbalorditivo a prima vista, la tecnologia fa passi da gigante e nulla pare più impressionarci.
Stavolta però parliamo di economia e occupazione legata a questo piccolo “apparecchietto” che a vederlo non svela le doti nascoste.
Occupa poco spazio nel palmo di una mano, ha un peso insignificante, ma è un piccolo “cervello” capace di dialogare con i contatori del gas adiacenti, superando rotture di altri fratelli e addirittura evidenziandone le magagne permettendo ai manutentori di intervenire.
Dialogando in rete breve evita lunghi tragitti di dati e crea quindi una sicurezza nella rete di telecontrollo. E' di proprietà della società comunale: è roba degli ascolani.
Un brevetto che verrà testato per il momento su 100 contatori. Al termine del test si pensa già a costituire una società start up che possa farne un business legandosi ad un'azienda produttrice di contatori del gas. Il vantaggio di questo partner nell'industrializzazione è quello di avere già un produzione commissionata di 25 mila contatori, quelli che servono Ascoli Piceno.
Dopo questo passo la produzione non avrebbe limiti. Il successo di questo piccolo … aggeggio sta anche nel fatto che con un semplice upgrade potrebbe essere adeguato al telecontrollo nei contatori dell'acqua, ad esempio.
E l'economia di questa operazione?
Il progetto parte dal credito d'imposta: un'azienda invece di pagare le imposte investe in ricerca. Piceno Gas Distribuzione l'ha fatto con il Politecnico di Torino (ad Ascoli alla presentazione c'erano il prof. Giovanni Perona e l'ing Marco Allegretti), risparmiando 1 milione e 800 mila euro. I numero di posti di lavoro che si potrebbero creare al momento non è ipotizzabile.
E' cero però che c'è un mercato vastissimo le aziende partner di questo progetto potrebbero riempire qualche capannone “morto” nella zona industriale picena.
E' dalla ricerca che può ripartire lo sviluppo. E il sindaco Guido Castelli, il presidente di Piceno Gas Distribuzione Giancarlo Norcini Pala con il direttore Alfonso Pacetti è a questo che mirano.
