Il settore dell'energia la fa da padrone dopo quello degli operatori telefonici. Un esempio è quello delle offerte al ribasso per chi cumula luce e gas. Ma è proprio così conveniente? Da analisi effettuate sul costo del gas, ad esempio, si scopre spesso che il vantaggio di pochi euro all'anno (forse 20 euro) fa trovare l'utente in una giungla quando si verifica qualche disguido. Il nemico è lì pronto: il solito call center.
E' storia generalizzata che spesso al termine della telefonata non solo non si risolva nulla ma, addirittura, si “guadagni” un bel mal di testa per le arrabbiature. Allora forse vale la pena valersi del vecchio detto, fin quando si può, “moglie e buoi dei paesi tuoi”.
Un esempio virtuoso è quello di Piceno Gas Vendita e Distribuzione, le società municipalizzate ascolane. I cittadini del Piceno sono in una botte di ferro: gli allacci hanno tempi velocissimi, gli interventi di manutenzione hanno un'ottima risposta e le tariffe non fanno rimpiangere marchi blasonati.
Ora la giunta guidata dal sindaco Guido Castelli ha adottato un provvedimento per dare respiro agli utenti di fronte alla crisi: sono stati ridotte di due centesimi al metro cubo il costo delle forniture di gas per le famiglie, con un risparmio fra i 25 e i 30 euro per 19 mila utenze.
''Facciamo il possibile - dice il sindaco - ma con sempre meno fondi statali''.
Questo non è il solo vantaggio di avere un fornitore come Piceno Gas. Il metro di misura è proprio la crisi economica. Un'utenza può essere industriale o domestica.
Per i grandi fornitori nazionali e internazionali comunque sempre un numero a meno che non si parli di grandi aziende. Le piccole e medie imprese in caso di morosità sono entità astratte per i big della distribuzione del gas. Così chi ha una ditta in difficoltà spesso vede chiudersi il contatore del gas perché sono rimaste indietro nei pagamenti diverse fatture. Nel Piceno c'è la fortuna di avere un fornitore di casa.
Le aziende in crisi possono dialogare e non chiudere. Sono molte le storie di imprenditori che hanno avuto una mano importante per poter continuare a lavorare dalle municipalizzate del gas ascolane.
Finora abbiamo parlato di bonus molto importanti, a da ultimo ne resta un altro che è il vero protagonista di questa storia: così come il vantaggio che il Comune di Ascoli Piceno possa decidere di ridurre le tariffe, c'è l'altra faccia della medaglia, quella degli introiti che vanno a dare una spinta fattiva al bilancio comunale. Vengono cioè reinvestite risorse (diversi milioni di euro) sul territorio.
E' come se i piceni avessero un fondo d'investimento che contribuisca a risanare la città, il welfare. Non è una cosa da poco con la situazione economica che grava sugli enti locali. C'è infine la veste manageriale: Piceno Gas affronta nuovi mercati e distribuisce gas anche nel Lazio, in Abruzzo.