L’Unione europea considera legittimo corteggiare “i migliori cervelli” che faranno domanda di assunzione con proposte allettanti come vacanze supplementari, premi esentasse, salari elevati.
L’associazione europea dei contribuenti tuona contro la UE per le spese eccessive.
Il primo ministro britannico David Cameron vuole risparmiare sui salari e la Csu, il ramo bavarese dei cristiano-democratici che fa capo ad Angela Merkel, chiede la soppressione di 15 commissari europei su 27 in quanto, sostengono i critici, quando gli stati membri devono economizzare, anche la UE dovrebbe tagliare le spese.
Il 6 per cento del budget dell’Unione è speso per la propria amministrazione e per i suoi 44mila dipendenti, che diventano 55 mila se si contano gli appaltatori ed i contrattisti a tempo determinato.
Nel 2011 per muovere la macchina burocratica di Bruxelles sono stati spesi quasi nove miliardi di euro. L’interesse per i posti di lavoro ben pagati è grande, specialmente in tempi di crisi, ma le selezioni sono rigorose, infatti oltre gli studi universitari, spesso con il massimo dei voti e master adeguati, le lingue inglese, francese e tedesco perfetti sono richieste a tutti i livelli .
In queste ultime settimane si è registrato un forte aumento del numero dei candidati provenienti dall’Europa del sud ma anche dai paesi dell’est.