“Abbiamo scelto il sito Manuli – spiega il segretario USB Andrea Quaglietti – perché è un luogo simbolico della delocalizzazione industriale che sta avvenendo da ormai troppo tempo nel nostro territorio, e che con l’indotto , il commercio e i servizi azzerati, ha portato negli ultimi anno al licenziamento di 20 mila persone. Tutto questo è avvenuto e continua ad avvenire – continua il sindacalista – senza che nessuno muova un dito per fermare la drammatica emorragia di posti di lavoro dipendente da tale progressiva desertificazione, con conseguenze sociali ed economico sempre più rilevanti per Ascoli e tutto il comprensorio.” Quaglietti ricorda che l’assemblea di lunedi 1 ottobre è aperta a tutti i lavoratori, precari, disoccupati e cittadini dell’ascolano, e serviraà “ fare il punto della situazione attuale, a confrontarsi sulle emergenze e soprattutto a studiare e lanciare nuove iniziative pubbliche per affrontare tutti i problemi più gravi sul tappeto”.