«Desidero esprimere grandissima soddisfazione per i risultati raggiunti – ha dichiarato il presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini – La Fondazione, consapevole degli scenari economici che andavano delineandosi, fin dal 2009 si è impegnata in questa direzione. Il nostro ruolo è sempre stato quello di lavorare in modo corale per la comunità. Per questo voglio anche ringraziare i soggetti istituzionali e le realtà locali che, da maggio dello scorso anno in poi, si sono confrontati con gli organi della Fondazione, apportando il loro prezioso contributo».
L’accordo crea i presupposti affinché la Carisap diventi il punto di riferimento esclusivo per tutta l’attività del Gruppo Intesa nelle Marche, in Abruzzo e in Molise. Oltre all’acquisizione del controllo dell’intero capitale sociale di Banca dell’Adriatico e delle partecipazioni di minoranza (circa il 30% l’una) in Carifermo ed in Carichieti, è infatti previsto anche l’acquisto di tutti gli sportelli che le altre banche del Gruppo Intesa San Paolo hanno nelle tre regioni.
La Fondazione ha ottenuto che la sede legale e la Direzione generale siano mantenute per almeno cinque anni ad Ascoli, presso l’attuale edificio che ospita la Carisap; periodo durante il quale sarà effettuato un controllo dell’efficacia e dell’efficienza di tale soluzione.
«Questo ennesimo risultato rappresenta uno stimolo in più per continuare a lavorare per il costante miglioramento di quegli aspetti che fanno la differenza tra un territorio ed un altro – commenta a tal proposito il presidente – Anche in questo caso la Fondazione ha scelto di gestire la situazione anziché subirla. La Carisap, nell’aprile 2011, aveva approvato il proprio piano 2011/2015 che, per garantire solidità ed erogazione del credito, prevedeva consistenti riduzioni di personale, di sportelli e aggregazioni tra banche controllate. Se non ci fossimo mossi per tempo, probabilmente nel nostro territorio sarebbero rimasti solo sportelli bancari senza alcuna direzionalità. Se è vero che la banca locale è tale in quanto opera a favore della comunità, con questa operazione abbiamo reso la nuova banca ancora più vicina alla realtà del territorio. Inoltre, abbiamo rinunciato a nomine e designazioni perché puntiamo ad un obiettivo più ambizioso: diventare punto di riferimento principale di questa nuova realtà bancaria di respiro macroregionale».
Marini Marini ha poi reso noto che l’accordo prevede una clausola che ne subordina l’efficacia al vaglio, da parte del Ministero dell’Economia, dell’adeguatezza e della congruità del prezzo di vendita delle azioni Carisap, che si aggira intorno ai 70milioni di euro. Qualora non fosse espresso entro il 31 dicembre un assenso da parte del Ministero, l’accordo decadrebbe.