A tanto ammontano i crediti che le imprese della provincia di Pesaro e Urbino vantano nei confronti delle Amministrazioni pubbliche: Provincia, Comuni, Aziende sanitarie, Amministrazioni dello Stato. “Una situazione pesante - denuncia la CNA provinciale - che non fa che aggravare lo stato di salute già precario di tante aziende del territorio già alle prese con una crisi devastante”.
In testa ci sono le imprese dell’edilizia; non solo quelle che hanno realizzato appalti pubblici ma anche quelle impegnate nel corso dell’emergenza neve. E poi imprese della subfornitura, dei servizi, dell’elettronica. I crediti superano abbondantemente i 12 mesi ed in alcuni casi arrivano a 18-20. Si tratta di imprese sane che rischiano di chiudere a causa del patto di stabilità. Per fortuna su questo fronte stanno arrivando buone notizie. Quest'anno ci si avvarrà infatti anche della procedura introdotta dalla spending review che attribuisce alle Regioni un contributo complessivo di 800 milioni di euro. In base ad un accordo definito in Conferenza permanente Stato-Regioni, alle Marche spettano 22 milioni e 883.975,28 euro. E la Regione Marche ripropone anche nel 2012 il patto di stabilità verticale.
“Come l’anno scorso - commenta Camilla Fabbri, segretario della CNA di Pesaro e Urbino - e con grande senso di solidarietà istituzionale, la Regione Marche si propone di alleviare le difficoltà degli Enti locali rispetto ai vincoli del Patto di stabilità. Nonostante le difficoltà a fronte dei vincoli di bilancio, va dato atto alla Regione di avere avuto la sensibilità e la disponibilità a sacrificare una parte della capacità di spesa a favore di Comuni e Province per aiutarle a fronteggiare le loro necessità di pagamento, soprattutto verso quelle private, attraverso un patto di stabilità verticale".
Ma ora - afferma la CNA di Pesaro e Urbino - associazione che rappresenta molte imprese di una delle province più penalizzate dal Patto di stabilità, la palla passa ai Comuni e alla Provincia. Saranno loro che dovranno comunicare entro il prossimo 3 settembre alla Regione l'entità dei pagamenti per residui passivi in conto capitale risultanti dal conto consuntivo al 31 dicembre 2011 effettivamente erogabili nell'anno 2012. A sua volta la Regione dovrà trasmettere al Ministero dell'Economia e delle Finanze entro il 10 settembre 2012 gli elementi informativi necessari per mantenere l'equilibrio dei saldi di finanza pubblica. “Per questo - aggiunge Camilla Fabbri - sollecitiamo le istituzioni locali ed in particolare i Comuni a provvedere alla comunicazione dell’entità dei pagamenti in sospeso alle imprese entro la scadenza prevista”. A queste comunicazioni, come accaduto nel 2011, si accompagnerà un plafond finanziario regionale che verrà dunque messo a disposizione degli enti locali marchigiani.
“Il suo ammontare e l'individuazione dei criteri e delle modalità della sua assegnazione – informa la CNA - saranno definiti dalla giunta regionale, previo confronto in sede di Consiglio delle autonomie locali, con atto deliberativo successivo". In quest'ultimo caso, gli enti locali interessati avranno tempo fino al 15 settembre per dichiarare alla Regione (ad Anci e Upi) l'entità dei pagamenti che possono effettuare nel corso dell'anno nonché gli altri dati necessari per la rilevazione del patto di stabilità regionale.
“Entrambi gli interventi permetteranno ai Comuni alla Provincia così di sbloccare un parte di pagamenti a favore delle imprese.