Nonostante i tentativi di conoscere le motivazioni di tale decisione, al momento l’unica risposta che la Dtl, Direzione Territoriale del Lavoro di Ascoli è in grado di fornire, riguarda l’impegno a verificare quanto prima tale situazione.
Le aziende che ricorrono alla cig ordinaria sono generalmente aziende in crisi che, oltre alle difficoltà economiche di mantenere i propri fatturati, scontano evidenti problematiche di natura finanziaria. Tra l’altro erano numerose le richieste di cassa integrazione sottoposte all’attenzione dell’organismo.
Nonostante ciò, quasi tutti gli accordi sindacali volti alla gestione delle pratiche di cassa integrazione, prevedono che le aziende anticipino ai propri dipendenti gli importi di cig non ancora autorizzati dalla apposita Commissione, importi che poi verranno scalati dalle aziende dai contributi previdenziali da corrispondere all’Inps.
Non si è mai verificato, soprattutto in una congiuntura come l’attuale, che venga immotivatamente rinviata “sine die” la convocazione di una Commissione cig e che, nonostante i ripetuti interventi delle Parti sociali, Confindustria Fermo in primis, non si riesca a poter definire un immediato recupero della situazione.
Non si vorrebbe, in ogni modo, che la scarsa sensibilità delle Amministrazioni coinvolte, impedisca alle aziende del Fermano ricorrenti alla cassa integrazione, di continuare a corrispondere ai propri dipendenti somme comunque dovute dall’Inps competente.