Nicosia potrebbe ottenere fino a 10 miliardi di euro per finanziare lo stato di ricapitalizzazione delle banche cipriote,travolte dalla crisi greca.
Tuttavia chiedendo denaro dai partners europei ed al Fondo monetario internazionale,il Paese si espone alla rigida tutela della troika ed alla contropartite che questa imporrà.Il governo del Presidente Demetris Cristofias ha tentato fino all’ultimo di non chiedere aiuto a Bruxelles.Si era infatti rivolto a Cina e Russia ma avrebbe dovuto accettare un tasso del 4 per cento mentre l’Europa richiede il due per cento.
Cipro si prepara ad assumere la presidenza semestrale di turno della UE dal 1 luglio.Il tentativo di appoggiarsi a Mosca e Pechino è stato accolto dall’Europa come un gesto di sfiducia, ma il debito di Cipro,che ammonta a 14 miliardi di euro era molto elevato e questa per il governo cipriota è stata l’unica soluzione.
La richiesta di Cipro avviene a ridosso del Consiglio Europeo di giovedì 28 e venerdì 29 giugno nel quale Angela Merkel dovrà decidere se e in quale misura la Germania ha veramente intenzione di salvare la moneta unica.