L’importanza del contributo dei due studiosi risiede nell’analisi che essi conducono dei dati della crisi attuale per verificare se esista o no un nesso di causa/effetto tra debito pubblico e crescita economica in un campione di paesi industrializzati.
Verificare se elevati livelli di debito pubblico generino un effetto negativo sulla crescita economica è una questione di politica economica particolarmente rilevante. Ora, una risposta affermativa implicherebbe che, sebbene efficaci nel breve periodo, politiche fiscali espansive che fanno aumentare il rapporto debito/Pil potrebbero rallentare la crescita di lungo periodo, annullando parzialmente o completamente l'effetto positivo dello stimolo fiscale.
La maggior parte dei policy-makers sembra ritenere che il debito riduca la crescita economica. Si tratta di un'opinione in linea con i risultati di una fiorente letteratura empirica che mostra l'esistenza di una correlazione negativa tra debito pubblico e crescita economica. Tuttavia, correlazione non implica causalità. Il legame tra debito e crescita potrebbe scaturire dal fatto che è la ridotta crescita economica a generare elevati livelli di debito pubblico. In un recente studio, basato su un campione di paesi Ocse, applicando tecniche econometriche che permettono di verificare se esista o no un nesso di causalità tra debito e crescita economica, risulta che non c'è alcuna evidenza statistica a sostegno dell'ipotesi che un elevato debito pubblico possa nuocere alla futura crescita delle economie avanzate. Pertanto, i professori Presbitero e Panizza mettono in guardia dall’usare la relazione tra debito e crescita come uno degli argomenti a favore del consolidamento fiscale.
In sintesi, l’interpretazione dell'evidenza empirica sulla relazione tra debito pubblico e crescita nelle economie avanzate può essere così sintetizzata: 1) molti studi mostrano come il debito sia negativamente correlato con la crescita economica; 2) nessun lavoro dimostra in maniera incontrovertibile che il debito genera un effetto causale sulla crescita; 3) lo studio suggerisce che il nesso di causalità non esiste.
Benché certi della solidità dei loro risultati, i due ricercatori sono consapevoli del fatto che possono apparire controversi. Tuttavia, i primi due punti rimangono indiscutibili. Pertanto, che il debito pubblico abbia un effetto causale negativo sulla crescita economica rimane un fatto ancora da dimostrare.