Per la Grecia è l'ora della verità

Per la Grecia è l'ora della verità

Il ritorno della dracma sarebbe catastrofico per gli ellenici

Il sei maggio i Greci scegliendo in massa i partiti che vogliono ripudiare o rinegoziare l’accordo con l’Unione Europea ed il Fondo Monetario internazionale, non esprimendo una solida maggioranza,si sono cacciati in un vicolo cieco che prelude alla ingovernabilità ed all’uscita dall’euro.
Una grave recessione è in atto dal 2007 e dalle banche elleniche si sono volatilizzati,in questi anni, oltre sessanta miliardi di euro in depositi appartenenti ai ceti medio-alti ed alle imprese . Questa grande quantità di denaro è stata investita in immobili acquistati in vari Paesi europei specialmente nel Regno Unito ed una parte è parcheggiata in investimenti esteri in attesa di essere impiegati al momento opportuno.
Il partito della dracma, lobby trasversale,  auspica il default greco grazie all’articolo 50 del Trattato di Lisbona che contempla il diritto di abbandono ovvero l’uscita di un Paese  dalla UE in caso di rifiuto di onorare il debito contratto con gli altri Paesi membri. Il ritorno della dracma sarebbe catastrofico per i greci in quanto la svalutazione della vecchia moneta rispetto all’euro potrebbe giungere fino al 70 per cento.
Una mattina, in genere un lunedì, i greci potrebbero trovarsi con un concambio ampiamente svalutato i cittadini correrebbero subito in banca per prelevare quanto possibile ma le autorità monetarie applicherebbero subito drastici limiti di prelievo. Gli “sciacalli della dracma” attendono solo questo momento, perché chi ha tesaurizzato l’euro potrà comprarsi la Grecia a prezzo di saldo, l’appartamento ad Atene ad un quarto del valore,l’impresa o l’azienda agricola per un pugno di dracme rispetto al passato.
L’effetto domino si propagherebbe a Paesi fragili come l’Irlanda,il Portogallo quindi la Spagna e forse l’Italia il che spingerebbe aziende e cittadini ad esportare a loro volta  depositi bancari verso Paesi più sicuri, la speculazione purtroppo è sempre in agguato.

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