Un esercito di 386 ragazzi con la voglia di fare impresa

Un esercito di 386 ragazzi con la voglia di fare impresa

Albertini: 'sono il futuro del Piceno e su loro le istituzioni debbono investire'

 Ancora non possiamo affermarlo, ma se il composito esercito volontario di ragazze e ragazzi pronti a misurarsi sulla conoscenza del fare impresa attecchisse per il 10 per cento, il Piceno diventerebbe di nuovo terreno fertile per lavoro, sviluppo e occupazione.
Parliamo della scuola d'impresa fondata dall'ICI (Istituto di cultura d'impresa nato in seno alla Camera di Commercio di Ascoli Piceno) che venerdì apre i battenti contemporaneamente nelle due sedi di Ascoli e San Benedetto: il Centro congressi della Camera di Commercio e l'auditorium comunale in riviera delle palme.
Questi 386 giovani delle terze e quarte classi di 12 scuole secondarie della provincia (Ascoli Piceno: Ist. G. Mazzocchi 21, IPSIA IPSSCT Ceci 30, Liceo Trebbiani 6, Liceo artistico Licini 8, ITCG Umberto I 88,  IPSIA Sacconi 51, Ist. Tecnico Agrario 12 per un totale di 216 studenti – Amandola: Ist. Tec. Comm.le 37 – San Benedetto del Tronto: IPSSAR Buscemi 15, IPSIA  55, ITC Capriotti 40, IIS Fazzini Mercantini 23, per un totale di 133 studenti), si cimenteranno a partire da domani, venerdì 17 febbraio.
Il percorso formativo si svilupperà in 6 moduli tematici: comunicazione, creatività, marketing, CSR-responsabilità sociale d'impresa, gestione, fare impresa e durerà tre ore, dalle 15 alle 18. L'ICI, nato circa 15 mesi fa vede nel suo presidente Luciano Albertini (Confindustria) e nel comitato che la presiede e rappresenta le varie categorie datoriali, un manipolo di volontari per una nuova “semina” imprenditoriale nel territorio piceno.
Semi che debbono avere caratteristiche Doc: Imprenditori che siano cioè del territorio per non ricadere in funeste esperienze del dopo Casmez che ha visto fuggire grandi aziende senza testa nel Piceno, che hanno quindi ristrutturato e delocalizzato senza molti patemi d'animo e, quanto a responsabilità sociale, lasciateci dire che non ce l'hanno avuta neppure sotto le fatidiche suole di scarpa.
Giorgio Fiori (Confcommercio), Laura Cicchi e Francesco Caprioli (Confapi), Luigi Passaretti (Cna) , hanno rappresentato la forte motivazione dei giovani durante gli incontri nelle scuole.
Ricordata anche la figura istituzionale di Sante Castelletti che per primo circa 20 anni fa, da presidente di Confindustria, lanciò l'idea dell'Istituto di cultura d'impresa che oggi si è concretizzato.
“Per uscire dalla crisi – dice Albertini - c'è un binomio da mettere in pratica: spirito d'iniziativa e solidarietà. E i ragazzi di oggi costituiscono il futuro del territorio: su questi le istituzioni dovranno investire”.