Il ministro non ha svelato, naturalmente, cosa bolle “in pentola con la manovra Monti “ma da alcune indiscrezioni, dopo aver incontrato i rappresentanti di banche,imprese assicurative e cooperative, è circolata la voce che per pagare i debiti arretrati della pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese si farebbe ricorso ai titoli di Stato.
Il presidente di Confcommercio Sangalli,nel suo intervento, ha fatto rilevare al ministro che tali debiti, ammontano a ben 60 miliardi di euro “crediti ancora non onorati – ha detto Sangalli – di cui circa la metà nel settore della sanità che stanno soffocando tante imprese”.
Sangalli ha anche denunciato che in Italia la bolletta elettrica è la più cara d’Europa e che soltanto a Malta ed a Cipro si paga di più. Secondo le previsioni OCSE l’Italia nel 2012 sarà in piena recessione.”Oggi siamo in emergenza – ha continuato il presidente di Confcommercio – ed allora è oggi più che mai giusto chiedere di più a chi ha:per il risanamento della finanza pubblica e per l’avvio del riequilibrio del carico fiscale. Una sola avvertenza – rivolgendosi al ministro – non pensiamo che un ulteriore inasprimento della tassazione dei consumi giovi alla crescita complessiva dell’Italia. Non possiamo più permetterci di essere il Paese in cui si celebra il tristissimo festival delle opere incompiute,non possiamo più permetterci di essere il Paese in cui ben più della metà della ricchezza annualmente prodotta è assorbita dalla spesa pubblica e, al contempo,la spesa per investimenti infrastrutturali è ridotta al lumicino e ne soffrono la scuola, l’Università, l’innovazione e la ricerca”. L’Ufficio studi di Confcommercio ha recentemente stimato in nove miliardi di euro la riduzione dei costi se la rappresentanza politica fosse significativamente ridimensionata. Riducendo di un terzo il numero degli eletti nelle Assemblee legislative nazionali e territoriali e le relative spese di gestione e funzionamento, si potrebbero risparmiare miliardi di euro per affrontare il problema della disoccupazione giovanile, con oltre due milioni di giovani che non studiano e non lavorano. Sangalli ha anche parlato della condizione insostenibile di un Sud in cui la disoccupazione arriva al 40% e quella delle giovani donne balza la 45%. Per contrastare la recessione, secondo il presidente di Confcommercio, occorre accelerare le liberalizzazioni,il rilancio delle infrastrutture e dei trasporti,la promozione dell’energia verde ed una strategia nazionale per il rilancio del turismo, ricchezza e patrimonio storico-culturale dell’identità italiana.