Lo ricorda Francesco Fabiani, segretario della UIL Pensionati di Ascoli Piceno e Fermo. Come? Attraverso un processo di predisposizione di segnalazioni qualificate da trasmettere all'Agenzia delle Entrate. Fabiani rammenta come "la legge parli chiaro: al fine di incentivare la partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale viene riconosciuta agli enti una quota pari al 33% delle maggiori somme relative ai tributi statali, riscosse a titolo definitivo, a seguito dell'intervento del Comune che abbia contribuito all'accertamento stesso tramite l’invio di ‘segnalazioni qualificate’".
Sono stati quindi individuati gli ambiti di intervento oggetto delle segnalazioni qualificate e le modalità tecniche di partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento.
In particolare l'articolo 2, comma 10 del d.lgs del marzo 2011, ha elevato al 50% la quota riconosciuta ai Comuni, stabilendo che la stessa è attribuita in via provvisoria anche in relazione alle somme riscosse a titolo non definitivo.
L'articolo 2 dello scorso agosto ha poi ulteriormente elevato al 100%, con riferimento agli anni 2012, 2013 e 2014, la quota delle maggiori somme riscosse spettante ai Comuni, disponendo contestualmente che tale incremento non trova applicazione qualora gli stessi Comuni non istituiscano, entro il 31 dicembre 2011, i Consigli Tributari. "Quindi - scrive Fabiani - siamo difronte ad una attività di contrasto all'evasione ed elusione fiscale, argomento a dir poco attuale, è destinata ad assumere un'importanza strategica sempre maggiore alla voce 'autonomia finanziaria' del Comune. Circa i piccoli comuni stante il limite minimo di 5.000 abitanti posto dalla normativa, si evidenzia come sia possibile gestire questo importante servizio in associazione anche per ottemperare alla legge sul federalismo municipale che impone entro il 2011 la costituzione di almeno due servizi in associazione con altri enti". Fabiani conclude evidenziando come le somme recuperate possono essere destinate al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi in particolare quelli sociali fortemente falcidiati dal tagli effettuati dal Governo agli enti sociali.