Spread, btp, rating e debito sovrano

Spread, btp, rating e debito sovrano

Gli italiani affondano in un vortice di termi ni finanziari spesso incomprensibili

 

Non tutti sono in grado di comprendere bene il loro significato ed allora cerchiamo di spiegarlo con un linguaggio più accessibile così che i lettori possano seguire meglio gli avvenimenti finanziari.
SPREAD – significa “forbice” in senso figurato ma anche “ampiezza” e viene usato oggi per definire la differenza tra il rendimento dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi.
Semplificando:lo stato italiano promette all’investitore che se gli presterà i soldi riavrà interamente il suo capitale alla fine del periodo stabilito – due anni, o cinque, o dieci – ed in più gli verranno corrisposte periodicamente cedole di rendimento. Su questo rendimento si misura lo spread tra i BTP italiani ed i Bund tedeschi – titoli di stato della Germania – particolarmente solidi.
Se “l’ampiezza” è molto alta questa differenza porta come risultato che chi vuole investire in obbligazioni italiane pensa di correre più rischi rispetto ad un investimento in titoli tedeschi, e quindi vuole un rendimento più alto,costringendo lo Stato a pagare più interessi con risvolti sul debito pubblico che invece per accordi in zona UE deve mantenersi entro precisi limiti percentuali rispetto al PIL –prodotto interno lordo-.       
RATING – E’ il metodo utilizzato per classificare le imprese in base alla loro affidabilità nell’onorare i debiti contratti. Un voto alto significa che quella impresa ha i conti a posto, è solida e sicuramente potrà restituire quanto avuto in prestito. Il metodo di valutazione usato da una delle tre più importanti Agenzie di rating e cioè la Standard&Pooer’s,classifica le aziende ma anche gli Stati e le Istituzioni finanziarie con lettere dell’alfabeto;dalla tripla AAA – i conti sono a posto ed il debito sarà onorato – per scendere a doppia AA una sola A, tripla BBB,poi BB,B doppia C,C e così via sino a D che è il peggiore punteggio e significa che il debitore è in “default”cioè in difficoltà per pagare.
DEBITO SOVRANO – è la massa dei debiti che uno stato contrae verso il mercato per finanziare le spese. Questi debiti a breve o a lungo termine dovranno un giorno essere saldati. Se lo Stato non è più in condizioni di assolvere al suo impegno in pratica “fallisce”.
Se però questi debiti vengono contratti per avviare investimenti, nel tempo si potrà avere un ritorno del denaro, ma quando servono per finanziare solo le spese – come avvenuto in Grecia – i soldi usciti non si rivedranno più. Se lo Stato non ha la possibilità di onorare il debito si ricorre alla “ristrutturazione del debito sovrano”che è una rinegoziazione del debito attraverso modifiche alle condizioni del prestito che possono riguardare la sua durata con allungamento delle scadenze ma anche il tasso di interesse applicato.
Tutte le situazioni sopra menzionate, come si comprenderà,sono correlate le une alle altre, vanno esaminate,valutate e risolte con provvedimenti tempestivi che presentano difficoltà nella loro attuazione con una politica di forti risparmi sulle spese e contestuale incremento delle entrate.

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