L’incontro ha voluto focalizzare i principali aspetti dell’artigianato di pregio delle nostre parti, tra cui la scarsità di manodopera, la formazione, la qualità, la competitività, la normativa e i finanziamenti del settore.
Durante il convegno è emerso che l’artigianato artistico e manifatturiero svolge un importantissimo ruolo nelle Marche, soprattutto nel fermano, sotto l’aspetto culturale, sociale ed economico.
Voce comune dei relatori è stata quella di sottolineare che le botteghe storiche e gli antichi mestieri costituiscono una risorsa ed un patrimonio della tradizione locale, e, purtroppo, rischiano la scomparsa senza adeguati interventi di sostegno e aiuti finanziari.
Tutelare e sviluppare le produzioni artistiche tipiche e valorizzare le eccellenze, significa svolgere una efficace promozione del territorio anche come spinta allo sviluppo turistico.
Tenacia, passione, impegno e pazienza: queste le caratteristiche dell'artigiano, che nel contesto economico attuale possono rivelarsi davvero vincenti.
Se da un lato si propone il settore artistico come un concreto volano per il rilancio dell'economia territoriale, dall'altro i presenti intervenuti hanno evidenziato la necessità di cambiare la natura dei consumi e la costituzione di un valido tessuto economico in cui la produzione artistica artigiana possa portare reali vantaggi.
Dopo i saluti del sindaco Ercole D’Ercoli e di altre autorità, l’assessore regionale al Commercio Antonio Canzian, ha illustrato sinteticamente la legge regionale dell’aprile scorso che promuove la conservazione e la valorizzazione degli esercizi commerciali.
“Nel corso degli ultimi due decenni – ha detto Canzian – la politica regionale è stata quella di sviluppare l’artigianato e i prodotti artistici marchigiani.
La legge regionale è un punto che si inserisce in una più ampia e complessa programmazione che abbraccia il settore economico, culturale e turistico.
La Regione Marche in collaborazione con i Comuni, individua i locali storici, quali le osterie, le locande, le taverne, le botteghe e gli spacci di campagna, con un’attività di almeno quaranta anni. Questi locali saranno inseriti in un elenco avvalendosi di un logo”.
“Occorre – ha concluso l’assessore - che il brand Marche sia promosso sempre più e far conoscere i nostri prodotti artistici e artigianali perché in grado di poter rappresentare un’ulteriore attrattiva per i turisti. Sostenere la crescita del commercio al dettaglio e rilanciare le attività nei centri storici, investendo nei centri commerciali naturali, sono gli obiettivi che la Regione Marche intende conseguire per la valorizzazione del patrimonio artistico culturale urbano”.