Le strategie per contare di più in Europa

Le strategie per contare di più in Europa

Questi i temi affrontati lunedì nella Sala conferenze di Piazza Monte Citorio nella Conferenza organizzata da EurActiv Italia in collaborazione con lo IAI –Istituto Affari Internazionali.
Relatori dell’evento tre profondi conoscitori dell’Unione Europea,il prof Mario Monti Presidente dell’Università Bocconi, Emma Bonino Vice presidente del Senato ed Antonio Tajani  Vice presidente della Commissione Europea. Tajani  nel suo intervento ha rimarcato il ruolo centrale delle PMI –piccole e medie imprese – che al momento “soffrono per la troppa burocrazia e per i problemi di accesso al credito”. Secondo Tajani possiamo farcela a superare la crisi se saremo capaci di allargare il mercato interno anche a Russia, Cina e Canada. Anche il Brasile potrebbe essere un mercato promettente e la UE siglerà a breve con questo Paese  accordi commerciali. Il vice Presidente  della Commissione ha anche rivelato che “domani invierò una lettera a tutti i Paesi membri per chiedere che venga anticipato il recepimento della direttiva sui pagamenti dovuti dalla pubblica amministrazione in trenta giorni. Questa direttiva doveva arrivare a gennaio del 2013 ma abbiamo deciso di anticiparla”. Ha poi aggiunto che, sempre per le piccole e medie imprese “in contemporanea con l’approvazione di Basilea 3, stiamo lavorando perché si alleggeriscano i requisiti patrimoniali chiesti alle piccole imprese per ottenere prestiti”.       
Mario Monti si è concentrato sulle prospettive di politica economica e fiscale dell’Unione.”Servono misure per lo sviluppo – ha detto- ma non servono modifiche dei Trattati europei come molti invocano”.
Sabato 23 ottobre capi di Stato e di Governo di Eurolandia si riuniranno per discutere sugli attuali equilibri europei sbilanciati sull’asse franco tedesco e con un evidente deficit di leadership dell’Italia.
Emma Bonino ha quindi parlato della necessità di creare una “federazione leggera degli Stati europei dando finalmente all’Unione una politica fiscale comune. Non si possono fare gli eurobond – ha detto la Bonino -   senza avere un ministro delle Finanze europeo. Per funzionare, l’Europa deve andare molto oltre l’unione politica ed allargarsi anche ad altri settori”.
Bonino li ha così elencati: “ci vorrebbe una politica comune su Difesa, Infrastrutture, Ricerca ed innovazione,una efficace Politica estera. La capacità di un sistema politico – ha concluso -non dipende solo dalla sua economia ma dalla sua capacità di contribuire al governo del mondo in maniera attiva .Ci sono  settori che possono trarre dalle economie di scala un beneficio notevole che non possiamo lasciarci sfuggire”.

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