Per le strade la gente è ridotta a rovistare tra i cassonetti. Finora in Grecia non si era mai visto nulla del genere ma con la crisi economica questo fenomeno è sempre più frequente. Molti cercano oggetti e cose da rivendere, altri arraffano tutto ciò che è commestibile. Samat Eftehar di origine iraniana –riferisce il giornale To Vima di Atene –è proprietario di una piccola trattoria a Exarchia e dice:”conosco da anni la maggior parte degli abitanti di questo quartiere con bassi redditi che hanno subito forti decurtazioni con la crisi. Erano gente normale ma adesso per mangiare sono costretti a frugare tra i rifiuti. Le cose peggiorano di giorno in giorno ed in giro c’è vera e propria fame”.
Giorgos Arabatzoglou lavora alla nettezza urbana del comune di Penteli a nord di Atene e riferisce che “anche nelle zone più agiate della periferia la gente rovista tra la spazzatura. Negli ultimi tempi questo fenomeno è in aumento. Pochi giorni fa –continua Giorgos – davanti ad un supermercato ho visto una giovane donna ben vestita cercare in un mucchio di yogurt gettati nel cassonetto quello scaduto da meno tempo”. Secondo Giannis Apostolopoulos consigliere comunale di Atene,il fenomeno è in netta espansione. Chi rovista nella spazzatura sono anche i pensionati che hanno avuto tagli alla pensione i disoccupati e tanti giovani.
Dimitri, un operaio quarantenne del comune di Atene che ha quattro figli da mantenere ha trovato alcuni mobili per casa sua nella spazzatura.”Non avevo neppure cinque euro per comprarmi le sigarette, il comune non ci paga da mesi, ho visto quindi questi mobili gettati nel quartiere di Algaleo e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione. Un collega mi ha consigliato di venderli e la prima volta ho guadagnato 60 euro”. Ora Dimitri si è comperato un piccolo furgoncino e quando la figlia maggiore avvista in strada dei mobili lo avvisa e lui va a prenderli. Il garage di casa è diventato un negozio di rigattiere e riesce a guadagnare circa 300 euro al mese per sopravvivere.
Atene è inchiodata in un circolo vizioso di insolvenza,scarsa competitività e profonda depressione,scrive il Financial Times e per Nouriel Roubini,docente della N Y University e guru della finanza l’unica via d’uscita sarebbe l’avvio di una procedura di default,il volontario abbandono dell’eurozona con il ritorno alla dracma.